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Malore in casa stronca un mamma di 39 anni

La morte di Serena Dal Monte è avvenuta il 20 aprile scorso. ARMENI
La morte di Serena Dal Monte è avvenuta il 20 aprile scorso. ARMENI
La morte di Serena Dal Monte è avvenuta il 20 aprile scorso. ARMENI
La morte di Serena Dal Monte è avvenuta il 20 aprile scorso. ARMENI

Giulia Armeni Morire a 39 anni per un malore, senza aver mai avuto sintomi particolari, tra le pareti domestiche, lasciando tragedia nella tragedia una bimba ancora piccola. È morta dopo un mancamento che le ha causato una brutta caduta Serena Dal Monte, scomparsa a Cavazzale lo scorso 20 aprile. Secondo quanto si è appreso la donna, che viveva nella zona residenziale di via Marco Polo assieme al compagno Vincenzo e alla figlioletta Sofia, di 9 anni, si sarebbe sentita male mentre si trovava nella sua abitazione. Un malessere che, stando a quanto riferito da alcuni conoscenti, le avrebbe provocato un cedimento contro un mobile e la conseguente botta alla testa che potrebbe, il condizionale è più che mai d'obbligo, esserle stata fatale. Di certo c’è solo che i familiari e gli amici più intimi hanno potuto riunirsi per l'ultimo saluto pochi giorni dopo il decesso: i funerali sono stati celebrati infatti martedì 24 aprile, nella parrocchia di San Paolo a Vicenza, da don Francesco Cunial. Questo nonostante la donna vivesse da tempo nella frazione del Comune di Monticello Conte Otto, nell'unità pastorale guidata da don Giacomo Viali dove in tanti, a distanza di giorni, la piangono e dove, dopo la veglia di preghiera, resta oggi solo un'epigrafe a pochi passi dalla chiesa di San Matteo Apostolo a renderle omaggio. Classe 1979, un percorso di studi universitari tra il Dams di Bologna e l'Istituto Europeo di Design, Serena aveva lavorato come impiegata amministrativa per diversi anni e solo più recentemente, come scriveva nel suo curriculum online sul portale Linkedin, si era spostata nel settore delle vendite. «So che faceva la commessa in un negozio di abbigliamento di una grande catena -conferma un'amica di vecchia data- non ci vedevamo da un po' ma la notizia della sua morte ci ha colpito profondamente». I pensieri di tutti, oggi, sono per la piccola Sofia, privata in modo così drammatico della madre: Sofia che, anche in quel diario fotografico che è Facebook, rappresentava il centro del mondo di Serena. Il suo profilo social restituisce infatti l'immagine di una donna bionda e sorridente, al mare, in montagna, in mezzo alla natura o nelle città d'arte, assieme alle amiche, al consorte e, naturalmente, all'amata figlioletta. Sempre sui social, dopo il commovente commiato nella chiesa di San Paolo di qualche giorno fa, chi l'aveva conosciuta e le voleva bene continua a ricordarla con un post, una dedica: come Mary, che a Serena “dalla sfrontata ironia, complice di tante risate”, rivolge un doloroso messaggio di cordoglio. A manifestare vicinanza alla famiglia della giovane donna anche il sindaco di Monticello, Claudio Benincà, collega del padre Valter, geometra e tecnico del territorio con studio in città. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giulia Armeni

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