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Legato e poi malmenato per mille euro

La casa con annessa azienda dove è stata messa a segno la rapina, in via Maso a Marano. FOTO CISCATOFranco Borriero, 72 anni, l’uomo rapinato e legato in casa. CISCATO
La casa con annessa azienda dove è stata messa a segno la rapina, in via Maso a Marano. FOTO CISCATOFranco Borriero, 72 anni, l’uomo rapinato e legato in casa. CISCATO
La casa con annessa azienda dove è stata messa a segno la rapina, in via Maso a Marano. FOTO CISCATOFranco Borriero, 72 anni, l’uomo rapinato e legato in casa. CISCATO
La casa con annessa azienda dove è stata messa a segno la rapina, in via Maso a Marano. FOTO CISCATOFranco Borriero, 72 anni, l’uomo rapinato e legato in casa. CISCATO

Con un pretesto si sono fatti aprire la porta di casa per poi colpire al volto un anziano e legarlo ad una sedia con il nastro adesivo.

Sono stati attimi di terrore quelli vissuti da Franco Borriero, 72enne titolare dell’azienda specializzata in carpenteria metallica M.B.M. Borriero srl, che sabato sera è stato rapinato da due uomini a volto coperto. I malviventi hanno messo a soqquadro l’abitazione del maranese, adiacente alla sede dell’azienda al civico 17 di via Maso a Marano Vicentino, trovando e rubandogli circa mille euro in contanti. Su quanto accaduto ora stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Thiene, impegnati sia a rintracciare gli autori del colpo che a verificare la testimonianza dall’anziano.

I FATTI. «Sabato sera ero solo in casa. Ho sentito suonare il campanello: al citofono c’erano due persone che mi hanno riferito di aver sbattuto con l’auto contro il mio cancello. Quando ho aperto la porta d’ingresso per uscire nel cortile mi sono trovato di fronte due uomini con il volto coperto da passamontagna». Inizia così il racconto di Franco Borriero, ieri ancora scosso per quanto accaduto. «Uno mi ha preso la testa con una mano, sbattendomela. Poi mi hanno legato ad una sedia con il nastro adesivo e hanno iniziato a rovistare in ogni angolo della casa». Stando al racconto della vittima, i rapinatori avrebbero operato indisturbati, mettendo sottosopra l’intero appartamento alla ricerca di contanti o di oggetti di valore. «Hanno continuato a rovistare per diverso tempo. Mentre ero legato mi sembrava che fosse passata mezzora, ma poi ho realizzato che in tutto saranno stati dentro circa due ore», continua Borriero. «Hanno continuato a rovistare fino a che non sono stato colto da un malore, anche se fortunatamente non ho perso i sensi. Quando hanno visto in che condizioni mi trovato i ladri hanno tagliato il nastro adesivo, per poi fuggire». Dopo essersi liberato il titolare dell’azienda si sarebbe recato dai vicini di casa chiedendo aiuto.

L’ALLARME. I carabinieri sono stati allertati alle 20.50 e stando alle dichiarazioni di Borriero i rapinatori sarebbero fuggiti verso le 20, facendo perdere le tracce tra i campi nei dintorni dell’abitazione. Dalle stime riferite agli uomini dell’Arma, i malviventi avrebbero messo le mani su bottino di un migliaio di euro in contanti.

«In un primo momento pensavo che fossero riusciti a rubare anche delle monete antiche per un valore complessivo di ulteriori mille euro», aggiunge Borriero. «Fortunatamente le ho ritrovate dopo aver sistemato l’abitazione». Sull’accaduto sta indagando il nucleo operativo della Compagnia di Thiene, con il supporto dei militari della stazione thienese.

Gli uomini del capitano Rossetti stanno inoltre verificando e confrontando le versioni riportate dall’anziano sulla rapina. Per gli uomini dell’Arma gli autori del colpo non farebbero parte di un gruppo malavitoso organizzato che mira a depredare abitazioni.

Marco Billo

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