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Le domande dribblate
tra sbadigli e bestemmie

«È qui dove ci si toglie i dubbi sul fantomatico Teatro marittimo berico di Arcugnano e sul destino Unesco di Vicenza?». No, decisamente.

Il volantino prometteva grandi cose (anche la richiesta di un contributo di 20 euro, 10 per i soci del Comitato di liberazione nazionale del Veneto, che nessuno ha riscosso). Ieri sera all’hotel villa Michelangelo di Arcugnano, Maurizio Tosi, docente di preistoria, avrebbe dovuto spiegare «perché Vicenza sarà espulsa dall’Unesco». Ecco, forse, avesse avuto tutta la notte a disposizione l’avrebbe anche fatto, ma l’ha presa un po’ larga e al dunque non ci è mai arrivato. Borgo Berga, Del Din e Tav, le tre “minacce” al titolo Patrimonio dell’Umanità, non sono nemmeno state citate. Si è parlato dei principi che regolano le assegnazioni del titolo Unesco, di Gerusalemme e Val Camonica. Una relazione con power point (e immancabili inghippi), ma che qualcuno tra i quaranta del pubblico ha stroncato. Risultato? Relazione interrotta e mistero irrisolto.

Poi tocca a Franco (Malosso?) von Rosenfranz. «Avete già parlato di Unesco e poi dei Veneti, giusto?». No, a dir la verità. «Ah, sono arrivato 10 minuti in ritardo». Amen. Ogni lasciata è persa. Avanti. Riferimenti storici, nomi di scrittori e di musei si sprecano. Come i dribbling alle domande. Tre certezze. La prima: «Hanno parlato di alias, ma io mi chiamo così. Qui la mia patente se qualcuno vuole controllare». La seconda: con il vicesindaco di Vicenza Jacopo Bulgarini D’Elci non corre buon sangue. «Non mi piace parlare degli assenti, sono stato calunniato e ho detto al mio avvocato di procedere con querela per diffamazione contro un centinaio di persone. Quello che prenderò, lo darò in beneficenza». La terza: «Abuso edilizio? Ma se è da 14 anni che diciamo al Comune di Arcugnano ciò che stiamo facendo. Finora nessuno si è mosso, adesso un paio di letterine ed è arrivata finalmente una pattuglia». Il sindaco di Arcugnano, Paolo Pellizzari, aveva lasciato però la sala prima di poter replicare. Nel mezzo teorie per cui Roma sarebbe stata fondata dagli arcugnanesi, sbadigli di Tosi, facce perplesse e persino bestemmie, quelle di un presente che chiedeva di citare le fonti in modo serio.

Alla fine era prevista una visita guidata al contestato “teatro”. Ma il clima, ieri sera, non era da gita di gruppo.

Alessia Zorzan

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