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Lavori al bar della villa
Polemica sul cantiere

Nei giorni scorsi i lavori alla muratura della villaLa villa Pagello Nordera in passato ha ospitato il Comune.  STELLA
Nei giorni scorsi i lavori alla muratura della villaLa villa Pagello Nordera in passato ha ospitato il Comune. STELLA
Nei giorni scorsi i lavori alla muratura della villaLa villa Pagello Nordera in passato ha ospitato il Comune.  STELLA
Nei giorni scorsi i lavori alla muratura della villaLa villa Pagello Nordera in passato ha ospitato il Comune. STELLA

Sui social promettono «una nuova e più accogliente sede agli avventori del loro bar», ma il cantiere, iniziato questa settimana, che proseguirà ancora per qualche giorno, sta avanzando tra le polemiche. A far discutere ci sarebbe la mancata autorizzazione e trattandosi di una villa antica, registrata nel catalogo dell’Istituto Ville Venete e tutelata come “edificio storico di pregio”, qualcuno ha voluto vederci chiaro, segnalando la situazione alle autorità ministeriali. La stessa Sovrintendenza, che dovrebbe tutelare l’edificio, si è informata ieri su quanto sta avvenendo in via Viola. A finire nell’occhio del ciclone sono i lavori di sistemazione in corso al Bar Enal, al piano terra di villa Pagello Nordera, ex sede del Municipio. L’unica parte attualmente “vissuta” della villa, costruita nella seconda metà del XVI secolo, che risulta fra le voci “in vendita” del patrimonio comunale. Già l’amministrazione era intervenuta a primavera con dei piccoli lavori sui bagni: «Abbiamo sistemato i sanitari e la rubinetteria - conferma il sindaco Nicola Ferronato - oltre a realizzare il contro soffitto e rinfrescare il colore, per renderli un po’ più accoglienti».

«Mi risulta che i gestori del bar avessero l’esigenza di sostituire il bancone - prosegue Ferronato -. Per quanto so, questi dovrebbero essere i lavori attualmente in corso, non sono stato informato di nessun tipo di intervento strutturale, ma lunedì proverò a verificare con l’ufficio tecnico». A chiarire la situazione ci pensa Andrea Carraro, proprietario del bar. «A seguito di una riunione con il sindaco e alcuni assessori - spiega - siamo stati autorizzati a fare degli interventi di manutenzione ordinaria nel locale. La nostra intenzione era quella di sostituire il bancone e mettere in sicurezza l’impianto elettrico. Poi, durante i lavori, sono cominciate le sorprese: ci siamo resi conto che gli intonaci cadevano, per effetto di infiltrazioni d’acqua, e non abbiano fatto altro che intervenire per risanare, eliminando la muffa e togliendo le parti pericolanti per evitare che un cliente seduto a un tavolino, venisse colpito da un pezzo di intonaco». «Quando ci siamo resi conto che la situazione era più complessa, non abbiamo chiesto autorizzazioni - ammette -, ma non abbiamo fatto alcuna opera muraria. Parliamoci chiaro, sarà anche una villa tutelata, ma le sue condizioni non sono certo ottimali. Noi cerchiamo di fare del nostro meglio per lavorare nelle condizioni migliori, rispettando il nostro accordo con il Comune e la legge. Ho già parlato con il sindaco e siamo tranquillissimi».

A destare perplessità sono i muri originari apparsi sotto gli affreschi, opera di un artista giapponese e dei suoi allievi: «Purtroppo, a causa di infiltrazioni, gli affreschi non erano in buone condizioni - fa presente il sindaco - e, visto che non si tratta di opere di valore storico, era stata ventilata l’ipotesi di toglierli e magari sostituirli con altri, realizzati da giovani allievi della stessa scuola». «Non riesco a comprendere - conclude Ferronato - questa sollevazione di scudi contro chi si sta adoperando per migliorare le cose». Per ora a parlare sono le foto apparse sui social e quel trapano sui muri cinquecenteschi.

Marialuisa Duso

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