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La parrocchia ci ripensa Niente sale per i medici

La canonica della parrocchia di Santa Giustina
La canonica della parrocchia di Santa Giustina
La canonica della parrocchia di Santa Giustina
La canonica della parrocchia di Santa Giustina

Salta l’apertura dell’ambulatorio medico ad Arcugnano Alta. Il consiglio pastorale dell’Unità Valli Beriche di Arcugnano ha detto "no" alla convenzione con il Comune per l’uso di alcuni locali della parrocchia di S. Giustina dove allestire l’ambulatorio un giorno a settimana. «Dopo che il consiglio pastorale della parrocchia, oltre un anno fa – precisa il sindaco Paolo Pellizzari - aveva invece dato il via libera all’Amministrazione». Che così aveva avviato il progetto, con l’Ulss 8, per dare risposta ad un territorio dove risiedono oltre 1500 persone, in particolare per anziani e fasce più deboli della popolazione. Il Consiglio pastorale unitario nella nota inviata al Comune precisa di non approvare «la convenzione per l’uso dei locali della canonica della chiesa di S. Giustina a causa della richiesta di modifica degli spazi da utilizzare, ovvero la stanza di passaggio dalla canonica alla chiesa quale sala d’attesa, ma resta disponibile a riconsiderare questa decisione qualora la richiesta ritornasse ad essere quella valutata ad inizio d’anno ossia l’uso del corridoio come stanza d’attesa». «Non è un no radicale – precisa don Lorenzo Broggian dell’Unità Pastorale Valli Beriche – ma non possiamo concedere ad uso esclusivo al Comune un passaggio interno tra la canonica e la chiesa. Sono cambiate le condizioni dalla prima ipotesi sulla quale era stato concesso il primo consenso». E il Consiglio pastorale unitario va oltre «esprimendo sorpresa e amarezza per questa e per le continue polemiche che l’attuale Amministrazione continua a sollevare». «Il progetto era arrivato a termine – precisa l’assessore al sociale Loredana Zanella – sto lavorando all’apertura dell’ambulatorio medico da quasi tre anni. Avevamo già stanziato gli oltre 5 mila euro necessari per i piccoli interventi da fare, tra cui la questione riscaldamento che aveva bisogno di un adeguamento come la stessa parrocchia ci aveva spiegato, e concordato il progetto con il loro tecnico. Con gli spazi che erano già stati definiti da tempo. Abbiamo avuto grande collaborazione da parte dell’Ulss 8 Berica e dei medici, che sarebbero stati presenti un giorno a settimana. Avevano capito la necessità di un territorio come il nostro, collinare e dalla conformazione particolare, e quindi la volontà di portare i servizi più possibile vicini alla gente. La motivazione addotta dal consiglio pastorale non ci sta. Non possiamo mettere gli anziani in corridoio, la sala d’attesa era prevista dall’inizio del progetto e già ampiamente concertata, come da piantina definita nel 2017 sull’uso dei locali. Ci sono stati numerosi sopralluoghi, anche con il precedente cappellano, e adesso ci troviamo con un no che ci blocca tutto». E continua. «Ad inizio 2019 l’ambulatorio sarebbe potuto essere operativo. Ci dispiace tantissimo perché mi ero presa in carico il problema e avevamo cercato di dare una risposta alle fasce più deboli». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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