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La giunta vara il bilancio 2018 Congelati gli aumenti delle tasse

Non ci saranno aumenti del carico tariffario sui cittadini di Altavilla. L’Amministrazione comunale, che sta predisponendo il bilancio 2018, conti alla mano conferma le aliquote dello scorso anno. E anche per i servizi, vedi trasporto scolastico e mensa, si sta cercando di non pesare sulle famiglie. Se la Tari viene riscossa direttamente dalla Soraris, che si occupa in toto dei rifiuti, «Sostanzialmente invariata, se ci saranno piccoli aumenti verranno spalmati in modo che non vadano a gravare sulle famiglie» precisa l’assessore al bilancio Carlo Dalla Pozza, Imu e Tasi restano invariate. Dall’Imu su 1 milione 550mila euro in cassa finora ne sono entrati 1 milione 465mila, di Tasi su 550mila arrivati 513mila. «Contiamo che i circa 100mila euro di Imu mancanti che devono arrivare dallo Stato ci siano – continua l’assessore Dalla Pozza – e con queste basi anche le tariffe dei servizi vorremmo mantenerle invariate. Anche se il Comune copre già una parte consistente delle spese: sul costo del trasporto scolastico di 189mila euro, riceviamo 75mila euro; sulle mense su 400mila euro di spesa ne incassiamo 290mila. In entrambi i casi la differenza è a carico dell’Amministrazione». Per la parte corrente le spese restano più o meno stabili, 6 milioni 600mila euro, e l’incremento principale si registra nel sociale. «Abbiamo cercato di contenere alcune voci e siamo abbastanza in linea – spiega Dalla Pozza – è previsto un incremento di oneri di urbanizzazione, dai 500mila euro dello scorso anno ad oltre 600mila nel 2018. Su questo poi inciderà anche il progetto dell’area ex Faeda, a cui Altavilla partecipa per una quota su perequazione e oneri. E’ comunque un bilancio che quest’anno si fonda su alcuni pilastri consolidati e prima incerti. In primis i proventi di Aim Gas che dopo una causa adesso ci dovrebbero assicurare l’introito di 240mila euro l’anno. E poi la locazione della caserma dei carabinieri: anche lì dovremmo essere alla stipula del nuovo contratto, a parte gli arretrati, che porterà annualmente in cassa circa 64/65mila euro. Somme mancanti nei bilanci precedenti, che dovevamo tamponare e sopperire in qualche modo, anche grazie agli accertamenti fiscali che hanno portato al recupero di risorse». • L.N. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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