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La fusione piace I due Consigli danno il via libera

I Consigli comunali di Longare e Castegnero hanno dato il via libera al progetto di fusione
I Consigli comunali di Longare e Castegnero hanno dato il via libera al progetto di fusione
I Consigli comunali di Longare e Castegnero hanno dato il via libera al progetto di fusione
I Consigli comunali di Longare e Castegnero hanno dato il via libera al progetto di fusione

Il primo passo è stato compiuto. I consigli comunali di Longare e Castegnero hanno detto si all’unanimità alla convenzione per la redazione di uno studio di fattibilità relativo alla verifica della sussistenza delle condizioni per la fusione dei due Comuni. Se per Castegnero era scontato (non c’è opposizione in quanto nella scorsa tornata amministrativa Luca Cavinato è stato l’unico a presentare la propria candidatura a sindaco) non lo era per Longare, ma nell’ultima assemblea civica anche dai banchi delle minoranze è arrivato il si. Dopo l’introduzione dell’argomento da parte del primo cittadino Gaetano Fontana, che ha fatto un excursus su quanto sta accadendo sul tema fusione in Italia ma anche all’estero, è toccato al vicesindaco Ernesto Zigliotto entrare nel merito dello studio. «Analizzerà le compatibilità delle ragioni storiche, delle caratteristiche socio-economiche, valuterà quali sinergie si possono ottenere». Sull’iter per arrivare alla fusione «servirà ampia risonanza all’informazione e massimo coinvolgimento della popolazione, delle categorie economiche e delle associazioni. Saranno predisposti degli incontri per capire il gradimento della proposta di fusione. Tra i quesiti anche quale nome dare al nuovo Comune: l’indicazione è mantenere entrambi i nomi, ovvero Longare-Castegnero, come è stato per Barbarano e Mossano, e che le società sportive di calcio hanno già anticipato. Ultimo passo sarà il referendum. Se tutto filerà liscio, a fine dicembre ci sarà lo scioglimento dei due Comuni e quindi nuove elezioni». L’approvazione è anche servita per ottenere dalla Regione un contributo di 7.500 euro, da condividere tra i due enti, per la realizzazione dello studio che, tramite il ricorso al Consip, è stato affidato ad una ditta di Ferrara. Castegnero sarà Comune capofila (Longare non poteva esserlo per via di vincoli di bilancio). Per vedere riconosciuto il contributo, lo studio dovrà essere consegnato entro il prossimo 31 maggio. Il consigliere di opposizione Alberto Righetto (Longare per il cambiamento) ha trovato “sospetta” («Non è che si tratta di una maniera per indottrinarle?») la celerità con cui l’amministrazione ha stilato le date per gli incontri con le associazioni di categoria. Incontri avvenuti nei giorni scorsi, con disponibilità ed interesse a sviscerarne i contenuti da parte delle associazioni. Dal 10 maggio invece inizieranno cinque serate di informazione alla cittadinanza, tre a Longare e due a Castegnero. Giorgio Walczer (Sostenibilità e trasparenza) in consiglio comunale ha rimarcato che condivide la necessità di svolgere uno studio, ma è preoccupato per l’approccio. «I benefici economici indubbiamente ci sono ma bisogna guardare oltre. Cosa succederà fra 10 anni? Sono preoccupato del dopo. L’analisi deve anche dirci con quali mezzi si proseguirà nel futuro. Ad esempio se si realizzerà una struttura bisognerà anche prevederne la sua sostenibilità una volta finiti i contributi. Da analizzare anche temi importanti come le scuole: ad esempio Longare ha le materne private, Castegnero sta procedendo per averla statale; le pro loco saranno una o due? Credo andrebbe valutato anche il coinvolgimento di Nanto nel progetto. Serve uno studio di pianificazione sorretto da idee chiare». Daniele Volpe (M5S), dopo aver sottolineato che la devolution degli anni Duemila non ha portato a risparmi, ha comunque dato il proprio parere favorevole al conferimento dello studio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giorgio Zordan

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