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La fusione dei Comuni
«Scelta fondamentale»

Un momento dell’assemblea convocata a Tonezza. FILOSOFO
Un momento dell’assemblea convocata a Tonezza. FILOSOFO
Un momento dell’assemblea convocata a Tonezza. FILOSOFO
Un momento dell’assemblea convocata a Tonezza. FILOSOFO

I sindacati in assemblea si schierano per la fusione dei Comuni di Arsiero e Tonezza

Il processo di fusione tra i Comuni di Arsiero e di Tonezza è un’opportunità per la comunità, per l’efficienza e il mantenimento dei servizi. È un sine qua non, senza alternativa, soprattutto per i piccoli Comuni, sempre più vessati dalla riduzione dei trasferimenti statali e costretti a trovare risorse alzando i tributi, a discapito dei cittadini. L’ha detto Igino Canale, segretario del Sindacato pensionati della Cgil, all’inizio dell’incontro, programmato dalle organizzazioni sindacali confederali al palacongressi, con l’obiettivo di informare la cittadinanza su quanto sta avvenendo nei due paesi, con l’intento di coinvolgere le persone nelle scelte che si andranno a fare con il referendum popolare. Un’iniziativa preceduta poche settimane fa dalla firma di un protocollo d’intesa tra gli stessi sindacati e i due sindaci, “uniti” nel sostenere il progetto di fusione in atto. «I continui tagli – ha affermato Claudio Scambi, della segreteria Uil – determinano maggiori costi per l’erogazione degli stessi servizi oppure la loro riduzione. In entrambi i casi, a discapito del cittadino. Per questo sosteniamo la fusione, che non mette insieme delle attività come avviene con le Unioni, ma razionalizza le risorse e la spesa, migliore la qualità delle prestazioni, valorizza le competenze professionali dei dipendenti». La parola è quindi passata ai due sindaci: Diego Dalla Via, di Tonezza, e Tiziana Occhino, di Arsiero. Per entrambi, la difesa del processo di fusione, da un lato come antidoto allo star fermi, che amministrativamente significa perdere sempre più peso, competitività, servizi, efficacia, personale, risorse, e, dall’altro, possibilità di attingere a incentivi finanziari di Stato e Regione, con conseguente riduzione, per il cittadino, dei costi e del carico fiscale. Al timore sul mantenimento dell’apertura degli uffici comunali per il pubblico, la rassicurazione, da parte dei sindaci, che tutti gli sportelli rimarranno aperti, mentre cambierà il lavoro interno, finalizzato ad un razionale utilizzo del personale e delle mansioni.

Giovanni Matteo Filosofo

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