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L’albero finito a terra
rimosso dopo due mesi

Il tronco sulla vecchia Postumia sarà trasferito a ferragosto. DAL SASSO
Il tronco sulla vecchia Postumia sarà trasferito a ferragosto. DAL SASSO
Il tronco sulla vecchia Postumia sarà trasferito a ferragosto. DAL SASSO
Il tronco sulla vecchia Postumia sarà trasferito a ferragosto. DAL SASSO

Quando si dice, “i lacci della burocrazia”. Non è così semplice rimuovere un albero abbattuto a fine giugno dal maltempo e sistemare i danni causati dalla caduta. Una specie di totem per terra a manifesto di un disservizio in stile tutto italiano e così a due mesi dalla quella bufera che ha sconvolto la quotidianità di alcune famiglie, quell’albero resta a terra a futura memoria.

Il fortunale che si è scatenato nel pomeriggio del 28 giugno scorso è risultato fatale a tre alberi malati o comunque compromessi rovinati pericolosamente a terra nella frazione Lisiera, in particolare un imponente platano. L’esemplare era caduto trasversalmente sulla vecchia Postumia in via Ponte danneggiando il guard-rail e urtando un palo della linea elettrica.

Alle chiamate dei cittadini era subito accorso il responsabile della Protezione civile e Polizia locale del Comune, Giovanni Calgaro, più un addetto all’ecocentro autorizzato a sospendere il servizio per la messa in sicurezza degli alberi e delle strade nel minor tempo possibile. La viabilità locale era stata deviata grazie all’intervento della polizia Nevi, mentre l’albero era tagliato in due e rimosso dai Vigili del fuoco di Vicenza. Pure l’assessore ai Lavori pubblici, Gianluigi Feltrin, era arrivato di lì a poco per stimare l’entità del danno riportato dal guard-rail. Da quel pomeriggio la chioma del platano è rimasta lungo la riva, oltre il parapetto danneggiato, mentre il grosso fusto si trova ancora dall’altra parte di via Ponte.

«La rimozione sarà eseguita da una ditta appaltatrice – ha spiegato in questi giorni Calgaro -. Un iter burocratico che si rende necessario con il taglio di un albero di tali dimensioni, il quale sarà trattato al pari dei rifiuti speciali».

Iter del tutto legittimo di cui la collettività si interroga dopo così tanto tempo.

«L’intervento - aggiunge Feltrin – avrà luogo dopo ferragosto e il parapetto nuovo sarà acquistato tramite Mepa, il mercato digitale elettronico della Pubblica amministrazione».

Raffaella Dal Sasso

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