<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Il rondò della Tav
passa per Olmo
«Ma così non va»

Il rondò lungo la provinciale che dovrebbe essere tolto. MASSIGNANIl sottopasso dell’Olmo, uno dei nodi da ridiscutere.  FOTO MASSIGNAN
Il rondò lungo la provinciale che dovrebbe essere tolto. MASSIGNANIl sottopasso dell’Olmo, uno dei nodi da ridiscutere. FOTO MASSIGNAN
Il rondò lungo la provinciale che dovrebbe essere tolto. MASSIGNANIl sottopasso dell’Olmo, uno dei nodi da ridiscutere.  FOTO MASSIGNAN
Il rondò lungo la provinciale che dovrebbe essere tolto. MASSIGNANIl sottopasso dell’Olmo, uno dei nodi da ridiscutere. FOTO MASSIGNAN

«Così com'è stato presentato non va. Ci faremo sentire in ogni modo possibile». Il sindaco di Altavilla Claudio Catagini non usa mezzi termini per bocciare il progetto preliminare presentato nei giorni scorsi da RFI per quanto riguarda il sottopasso di Olmo, uno dei nodi cruciali del tracciato dell'alta velocità. Preliminare che ribalta completamente l'ipotesi e la soluzione richiesta dall'Amministrazione comunale. «Noi abbiamo presentato un progetto con la rotatoria sulla Provinciale del Melaro, tra via Tagliamento e via Sottopasso Olmo, spostata e ampliata - spiega il sindaco Claudio Catagini - a cinque rami viabilistici, per collegare direttamente alla rotonda anche via Vicenza che invece ora si immette sulla Provinciale. Con il nuovo sottopasso più a est verso il fiume rispetto all'attuale, chiedendo che quest'ultimo diventasse solo ciclopedonale. Invece RFI ha proposto una soluzione che non possiamo assolutamente condividere. Che crea soprattutto due problemi, sugli snodi in Regionale 11 e per via Vicenza». Il progetto preliminare del lotto “Attraversamento di Vicenza”, in cui rientra parte di Altavilla, prevede infatti di realizzare il sottopasso di Olmo verso ovest, a circa 200 metri dall'attuale, tra il punto vendita Pittarello e le aziende vicine. Un sottopasso di una lunghezza decisamente superiore all'esistente, perché oltre a by-passare la linea ferroviaria transiterebbe anche sotto la Provinciale del Melaro. «Detto che per trovare lì lo spazio per collegarsi sulla Regionale 11 verranno coinvolte diverse aziende e capannoni che ora occupano quell'area, oltre al parcheggio di Pittarello - continua il sindaco - si presenta il primo problema: all'uscita dal sottopasso sull'ex statale ci sarà una rotatoria e sarebbe la terza nell'arco di 500 metri, tra quella risistemata di recente al Migross, attuale sottopasso, e quella successiva dell'ex Sadi, dove si sta costruendo un nuovo centro commerciale. Impensabile che ci siano tre rotonde sulla Regionale 11 così ravvicinate. Secondo problema: non si risolve l'innesto di via Vicenza, che anziché arrivare direttamente alla nuova rotatoria, prevista da RFI a sole quattro braccia rispetto alle cinque richieste, continuerebbe ad incrociare con uno stop la Provinciale del Melaro. Così non usciremo più da Altavilla». L'Amministrazione comunale ha ora 60 giorni per presentare le osservazioni. Prime tappe un confronto con i capigruppo e la comunicazione alle aziende, da Pittarello in poi, almeno cinque, interessate dal passaggio del nuovo sottopasso. «Così anche loro potranno predisporre le osservazioni - conclude Catagini - noi intanto prepareremo le nostre e poi andremo a discuterne a Roma in conferenza dei servizi. Questo progetto preliminare allo snodo di Olmo non è accettabile. Tra l'altro se accetteranno che il sottopasso esistenti diventi ciclopedonale a questo punto potremo chiedere che venga eliminata la rotatoria al Migross. Ci batteremo in ogni modo e se necessario chiameremo a raccolta anche i cittadini che dovremo comunque informare della variazione».

Luisa Nicoli

Suggerimenti