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Il lutto usato
per la politica
La condanna
di Ciambetti

«Ci sono limiti non scritti nei codici o nei regolamenti ma che sono impressi nella nostra cultura e che non si possono infrangere senza suscitare indignazione e sconcerto».

Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale commenta così le vicende del Consiglio comunale di Bolzano Vicentino «dove le minoranze, facendo venir meno il numero legale, hanno deciso di impedire la sostituzione del vicesindaco Sergio De Mea recentemente scomparso. Lo scontro politico può essere aspro, può anche talvolta esacerbarsi nei toni e nei modi, ma esistono limiti invalicabili: la surroga di un consigliere è un atto dovuto che nulla ha a che vedere con lo scontro politico. Impedire la surroga è un atto di gravità estrema e antidemocratica. Non penso di essere l’unico a interpretare la scelta di far venire meno il numero legale come un atteggiamento irriguardoso nei confronti dell’istituzione comunale oltre che del dottor De Mea. Non posso che esprimere amarezza, oltre che la mia condanna, per un uso improprio dei regolamenti consigliari dimostrando tanta insensibilità di fronte alla memoria di un rappresentante dell’intera comunità». A.FR.

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