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Il carnevale speciale
aiuta a sentirsi uguali

Una precedente edizione del carnevale speciale. GREGOLIN
Una precedente edizione del carnevale speciale. GREGOLIN
Una precedente edizione del carnevale speciale. GREGOLIN
Una precedente edizione del carnevale speciale. GREGOLIN

“Mascheramenti speciali per sentirsi tutti uguali”. È questo lo spirito che aleggia sul “Carnevale speciale” che si svolgerà oggi, dalle 15.30 nella palestra della scuola media di Cavazzale, rivolto ad una settantina di ragazzi diversamente abili con le loro famiglie e amici. La maschera come forma di terapia ed integrazione, è la filosofia, nonché il piano di lavoro di molti gruppi di solidarietà e servizio del Vicentino che si fanno promotori da un ventennio del “Carnevale diverso”.

Associazioni e gruppi di volontariato come: Gò-Tò di Monticello Conte Otto, il gruppo parrocchiale “Amici della Compagnia” di Torri di Quartesolo, l’A.T.L.HAN.TIDE (Agenzia Tempo Libero Handicap) e L’Aquilone 2004 di Vicenza si occupano tutti di ragazzi con disabilità. Realtà che, tra mille difficoltà, perseguono una integrazione che parte dalla famiglia per arrivare alla società: «Con la ventesima edizione del “Carnevale speciale” – spiegano i volontari dell’Associazione Gò-Tò- utilizziamo lo spirito del carnevale per unire i diversi mondi e far sentire tutti “speciali”, annullando i pregiudizi, consapevoli che siamo tutti diversamente abili e che l’importante è saper condividere queste nostre diverse abilità. Spirito di divertimento e mascheramento molto atteso e vissuto soprattutto dai ragazzi, che ogni anno si ritrovano per festeggiare con balli e canti, animati in questa edizione dal Dj Carlos».

«Molti costumi sono il prodotto del lavoro dei nostri ragazzi speciali, durante i laboratori creativi – spiegano gli operatori -, ecco perché il carnevale diviene una vetrina d’incontro e condivisione tra tutte le realtà territoriali». Un impegno non esente difficoltà, spesso mascherate da una normalità che fa sopravvivere molte associazioni: «Problemi di scarsità di personale e risorse, e pure di disponibilità di volontari, indeboliscono le nostre possibilità d’intervento a sostegno dei ragazzi e delle loro famiglie. Così si svilisce l’intero processo che mira alla loro integrazione». La preoccupante prospettiva non intacca però lo spirito del “Carnevale” speciale” di Cavazzale, occasione per vedere come lo spirito della festa cancelli ogni diversità. A.G.

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