<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Futuro dell’asilo a rischio I genitori si mobilitano

Preoccupazioni sul futuro della scuola per l’infanzia di Marola
Preoccupazioni sul futuro della scuola per l’infanzia di Marola
Preoccupazioni sul futuro della scuola per l’infanzia di Marola
Preoccupazioni sul futuro della scuola per l’infanzia di Marola

«Finora abbiamo ascoltato solo “politichese”, ma sul futuro dell’asilo di Marola non abbiamo nessuna certezza. Siamo preoccupati». Federico Bortolaso fa pochi giri di parole per descrivere lo stato d’animo dei genitori della scuola per l’infanzia “Monumento ai caduti” di Marola, di cui è rappresentante. Sono giorni di open day per l’asilo, con mamme e papà che vengono a conoscere la scuola in vista delle iscrizioni da fare entro fine gennaio, ma quello che potrebbe accadere in futuro «è avvolto dall’incertezza» riferisce Bortolaso, facendosi portavoce di quanti la scuola la vivono in prima persona, ovvero genitori, insegnanti e comitato di gestione. «I genitori che visitano la scuola rimangono positivamente colpiti dall’offerta didattica e dal gruppo insegnanti – spiega il genitore -, ma a farli tirare indietro è la struttura». L’edificio che ospita l’asilo, infatti risale agli anni ’30 e da almeno una ventina d’anni si parla di ristrutturarlo. Un’esigenza più volte ribadita negli anni scorsi anche dall’amministrazione comunale, che vorrebbe ottenere un nuovo edificio dalla cessione di terreno comunale edificabile. «Abbiamo avuto un incontro con il sindaco e il consigliere Gianluigi Ghiotto nei giorni scorsi – riferisce Bortolaso – dove abbiamo saputo che in febbraio verrà pubblicato un bando per assegnare i lavori di ristrutturazione. Ma questo cosa vuol dire, che i lavori partiranno già a giugno? E la scuola dove andrà? Tempo fa il sindaco parlava di un trasferimento temporaneo al centro Effetà, ma per quanto?». A preoccupare ulteriormente i genitori sono alcune dichiarazioni del sindaco Ferretto, pronunciate nei mesi scorsi, nelle quali affermava che «non ha senso che nello stesso territorio, a poca distanza, esistano due servizi identici: il centro Effetà e la scuola “Ai caduti”, gestita peraltro da un’Ipab. Bisogna cominciare a riflettere su future forme di collaborazione, perché entrambe le realtà faticano a raccogliere iscritti, visto il calo demografico». «Questo cosa vuol dire – si domanda Bortolaso -, che una volta ristrutturato l’asilo diventerà una sala polivalente e la scuola rimarrà all’Effetà? Ma non si può pensare chele scuole si fondano, perché l’Effetà ha una chiara identità cattolica che l’asilo “Ai caduti” non ha, e in molti ci scelgono per questo». «Chiarisco che i lavori partiranno solo quando avremo individuato una sede adeguata alla scuola – afferma il sindaco Ferretto -. Il bando si farà entro febbraio e una volta individuata la ditta stabiliremo un cronoprogramma assieme ai genitori. È vero che abbiamo contattato Effetà per ospitare l’asilo, ma finora non abbiamo avuto risposta. Non si tratta, però, dell’unica soluzione possibile». Sui tempi, Ferretto mette le mani avanti: «Saranno lunghi e di certo i lavori non partiranno a giugno. L’intervento riguarda una parte di edificio tutelata dalla soprintendenza, per cui almeno due anni di lavoro sono da mettere in conto». Sul futuro della scuola, invece, Ferretto sgombera i dubbi: «L’amministrazione non ha nessuna intenzione di chiuderla». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Andrea Frison

Suggerimenti