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Fu premiato dalla Nasa
«Difficile dire addio
alla missione Saturno»

Melison con il riconoscimento
Melison con il riconoscimento
Melison con il riconoscimento
Melison con il riconoscimento

L’ultimo tuffo della sonda Cassini negli anelli di Saturno viene seguito da vicino anche a Creazzo. Giuliano Melison, 64 anni, è da sempre appassionato di astronomia e da 20 anni segue il viaggio della sonda lanciata dalla Nasa nel 1997 per esplorare il pianeta con gli anelli. Addirittura, qualche anno fa, ha partecipato all’iniziativa proposta dall'ente spaziale americano che aveva lo scopo di trovare il nome ideale da attribuire all'ultima parte della missione della Cassini. La sonda è appunto destinata, dopo aver inviato sulla Terra dati e foto, a schiantarsi nell’atmosfera del pianeta che dista oltre 1 miliardo di km dalla terra. In quell’occasione Melison aveva proposto il nome “The last call to Saturn” , ultima chiamata per Saturno, e dall’agenzia statunitense gli era arrivato un riconoscimento simbolico. «Quando la sonda Cassini si schianterà – afferma – mi sembrerà di dire addio ad una sorta di amico che conosco da tanti anni. In tutto il suo viaggio mi sono sempre tenuto aggiornato nei progressi collegandomi al sito Nasa per vedere le foto che venivano diffuse e quindi mi spiacerà quando tutto ciò finirà. So perfettamente che è solo un macchinario ma ha inviato delle immagini straordinarie sull’esplorazione del nostro sistema solare».

Melison ha un sogno nel cassetto: quello di visitare un giorno la base di Cape Canaveral a Houston, in Texas, da dove partono le missioni dello Space Shuttle. «Chissà se questo sogno si avvererà mai».

Antonella Fadda

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