Si preannunciava un incontro caldo, caldissimo, per i tanti temi d'attualità sul piatto. Ma al massimo, l'atteso confronto pre voto tra i tre candidati sindaci a Caldogno, è stato tiepido. Di rovente, nella sala del teatro Gioia, c'era insomma solo la temperatura.
L'arena allestita dalla Pro loco e dalle associazioni di categoria e moderata dal giornalista Andrea Ceroni si è distinta la moderazione di tutti e tre i concorrenti, Nicola Ferronato, Marilì Lunardello e Marco Lunardi.
Le tre liste “Insieme per Caldogno”, “Caldogno Futura” e Movimento 5 Stelle hanno incontrato la cittadinanza – sala da quasi 200 posti piena e decine di persone in piedi – per illustrare il proprio progetto amministrativo e per convincere gli indecisi, ad una settimana dalle elezioni.
Cinque domande preparate, quattro minuti di tempo ciascuno per rispondere e due possibilità a testa di replica in caso di attacchi da parte degli avversari (per la verità sfruttate molto poco), queste le modalità del confronto.
Al primo posto e non poteva essere diversamente, la questione sicurezza, su cui i candidati hanno affilato le armi: «Ripristino immediato dell'illuminazione notturna», la soluzione a breve termine di Lunardi, nonché il primo atto ufficiale da sindaco in caso di vittoria di “Caldogno Futura”.
Per Lunardello illuminazione si, ma a led e a basso consumo e, soprattutto, certezza della pena, mentre Ferronato apre ad una collaborazione con la polizia venatoria per un servizio aggiuntivo di vigilanza sul territorio.
Posizioni diametralmente opposte sul centro equestre: «Progetto innovativo e opportunità di rilancio economico» per Ferronato, boccone amaro da mandar giù per Lunardi, errore colossale (con tanto di diffida a firma proprio del Movimento 5 Stelle un anno fa) per Lunardello. Nel pout pourri degli argomenti sollevati dai cittadini in sala, piste ciclabili, asfaltature, dossi, trasparenza e bunker. G.AR.