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Dopo tredici morti
arriva il semaforo
all’incrocio di Ponte

L’incrocio di Lumignano oggetto delle richieste dei cittadini. Ora verrà messo in sicurezza. ARCHIVIO
L’incrocio di Lumignano oggetto delle richieste dei cittadini. Ora verrà messo in sicurezza. ARCHIVIO
L’incrocio di Lumignano oggetto delle richieste dei cittadini. Ora verrà messo in sicurezza. ARCHIVIO
L’incrocio di Lumignano oggetto delle richieste dei cittadini. Ora verrà messo in sicurezza. ARCHIVIO

È stata definita una “battaglia vinta” da ognuno dei protagonisti che negli ultimi tre mesi hanno alimentato la discussione per la soluzione per mettere in sicurezza il pericoloso incrocio di Ponte di Lumignano. Nella realtà, ora che il progetto semaforico sembra a portata di mano, le distanze tra istituzioni e cittadini non sembrano affatto rimarginate.

«L’abbiamo voluto e ottenuto con tutta la nostra ostinazione, inducendo alla mobilità l’Amministrazione Comunale di Longare che si faceva scudo della Provincia, per giustificare gli anni di disinteresse», dichiarano i cittadini che hanno costituito il comitato spontaneo che depositò in Municipio una petizione con oltre 700 firme. «Abbiamo fatto tutto quello che ci era dato di fare per raggiungere il finanziamento che oggi ci permette di dire che si passerà presto alla soluzione della problematica», ribatte soddisfatto il primo cittadino di Longare, Gaetano Fontana. «La questione è stata fin da subito affrontata di petto, ben consci dei rischi e l’urgenza dell’intervento, offrendo ampio impegno personale e dello stesso presidente Achille Variati, per trovare il finanziamento e poi l’accordo con il Comune di Longare e ViAbilità», fa eco l’assessore delegato all’urbanistica della Provincia, Renzo Marangon. Oggi, dopo l’approvazione del bilancio da parte della Provincia, avvenuto lunedì scorso, la speranza di vedere un semaforo sull’incrocio incriminato è diventata quasi una certezza, con lo stanziamento di 60mila Euro. «Una cifra importante per questi tempi –precisa Marangon-, che fa capire la valenza e la priorità che è stata data alla questione incalzata dai cittadini».

Quei cittadini che oggi rivendicano come una «loro vittoria», frutto dell’ampia mobilitazione d’informazione che la frazione ha messo in campo. «In poco più di un ventennio –sottolinea Matteo Zennaro, il giovane portavoce del comitato- questo micidiale incrocio ha fatto registrare ben 13 incidenti mortali. Tante chiacchiere ma mai una volontà precisa di risolvere la questione».

«Amministriamo coi fatti –rivendica il sindaco Fontana-, poco avvezzi alle chiacchiere e polemiche di basso profilo». «Non si capisce quindi perché si sia atteso così tanto», replica Zennaro del Comitato. «Peccato perché utilizzando maldestramente le parole e le accuse –incalza l’assessore Marangon-, non si sia compreso che ci sono tempi tecnici da rispettare. Leggi da applicare. E si sia invece preferito adombrando scientemente ogni tipo di disponibilità dimostrata, che ha portato al risultato cui siamo giunti oggi, abbreviando di molto i tempi procedurali».

Il contributo provinciale stanziato, passerà a breve in mano al Comune di Longare, chiamato a pianificarne il progetto per poi passare alla fase attuativa. Sulla tempistica il sindaco Fontana però preferisce non sbilanciarsi: «Qualche mese. Forse entro l’anno. Sono anni che ci sentiamo dire «stiamo lavorando ad un progetto». Oggi che finalmente è stato ufficializzato il piano, stabilendo ruoli e competenze, ci aspettiamo che l’agognato semaforo, dal sogno diventi una realtà».

Antonio Gregolin

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