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Disabili artisti del colore Le tele esposte a Boston

Un altro quadro che ha attirato l’attenzione del gallerista.   NICOLI
Un altro quadro che ha attirato l’attenzione del gallerista. NICOLI
Un altro quadro che ha attirato l’attenzione del gallerista.   NICOLI
Un altro quadro che ha attirato l’attenzione del gallerista. NICOLI

Quando hanno avuto la notizia hanno pianto dall’emozione. Tre utenti della comunità per disabilità acquisite “Il Giardino dei Tigli” di Altavilla, che da tempo partecipano al progetto di arte-terapia per riacquistare l’autonomia, vedranno i loro quadri partire per gli Stati Uniti. Selezionati dal gallerista italo-americano di origini padovane Giuseppe Simonetti che ha sottoscritto una collaborazione con la comunità per poter vendere le loro opere a Boston, nel Massachusetts, nella sua “Italian Contemporary Art Gallery”. «Un riconoscimento che ridà dignità e futuro ai nostri tre ospiti» precisa Giorgio Roveggia, presidente della cooperativa Promozione e Lavoro che gestisce “Il Giardino dei Tigli”. I tre pittori, nome d’arte Stella, Crepax e 666, che hanno già ottenuto diversi riconoscimenti, avevano esposto i quadri, tutti acquerelli, a Limena al concorso d’arte “Bachessart” dove l’anno scorso erano stati segnalati dalla critica e quindi stavolta avevano un intero padiglione a loro dedicato. «Il gallerista statunitense, quando ha ammirato i quadri, non voleva credere che le opere fossero state realizzate da disabili – spiega Maurizio Venturino, direttore della comunità – e ci ha subito proposto una sorta di contratto. Lui si occuperà dell’esportazione dei quadri, dell’autorizzazione delle Belle Arti, della tutela della privacy degli artisti. Poi le venderà nella sua galleria. Il ricavato andrà in parte agli artisti e in parte alla comunità, destinato all’attività di laboratorio d’arte. I ragazzi sono contentissimi. Per loro è un grande risultato. Ormai hanno raggiunto l’autonomia e dipingono praticamente ogni giorno, seguiti dalla psicologa Emma Zonato responsabile del progetto». Crepax, padovano di 64 anni, in comunità dal 2013 perché in parte paralizzato, lavora con una tecnica di acquerello molto particolare. Stella invece, veneziana di 45 anni, è cieca ma nonostante questa limitazione riesce a riprodurre il colore in tutte le sue sfumature. 666 infine, 47 anni padovano, limitato da una parziale paralisi, si è specializzato nei ritratti di donne. «Stella dipinge con le mani direttamente sul foglio – spiega la psicologa Emma Zonato – con lei abbiamo sviluppato l’abilità tattile e i requisiti relativi alla memoria considerando la cecità. Sa dove sono posizionati i colori, oggi ne usa 36 con diverse sfumature e consistenze. Crepax e 666 invece erano destri prima della paresi e ora sono costretti a dipingere con la sinistra. E si esprimono con il colore e il disegno perché faticano a parlare. Per loro poter vendere i quadri negli Stati Uniti a Boston è una sorta di riscatto, nella vita niente è finito e si può sempre ricominciare. Voi partite per il mondo, ho detto loro, perché oltre alla galleria a Boston le opere saranno conosciute ovunque grazie al sito web della galleria stessa». Saranno inizialmente 15 i quadri, 5 per ogni artista, che andranno negli Stati Uniti. Il gallerista ha creduto in loro, adesso le opere dovranno essere quotate. «Di Stella - continua la psicologa - Simonetti è stato colpito dalla mescolanza e dalla gradazione dei colori, per una persona cieca è straordinaria. Lei individua lo spazio del foglio nella mente e crea. Crepax invece si è inventato una tecnica per gli acquerelli con il colore pieno molto particolare, sembrano opere a olio. Fa soprattutto corpi umani, in stile molto astratto, ama l’espressione del colore a livello emotivo. Un misto tra Modigliani e Kandisky. 666 infine ha una grande capacità artistica nel riprodurre emozioni. Soprattutto nei volti femminili prendendo spunto da foto e immagini». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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