<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«Con i fanti la svolta del paese»

Fanti, bandiere e labari dei gruppi provenienti da tutto il Nord Italia al raduno organizzato ieri ad OrgianoIl sottosegretario alla Difesa, generale Rossi, con le autorità. FOTO M.G.
Fanti, bandiere e labari dei gruppi provenienti da tutto il Nord Italia al raduno organizzato ieri ad OrgianoIl sottosegretario alla Difesa, generale Rossi, con le autorità. FOTO M.G.
Fanti, bandiere e labari dei gruppi provenienti da tutto il Nord Italia al raduno organizzato ieri ad OrgianoIl sottosegretario alla Difesa, generale Rossi, con le autorità. FOTO M.G.
Fanti, bandiere e labari dei gruppi provenienti da tutto il Nord Italia al raduno organizzato ieri ad OrgianoIl sottosegretario alla Difesa, generale Rossi, con le autorità. FOTO M.G.

Sono stati almeno un migliaio i fanti che ieri hanno invaso Orgiano per il raduno interregionale e celebrare il 50° della sezione locale. Le bandiere e i labari dei gruppi provenienti da tutto il Nord Italia al corteo che ha sfilato per le vie del centro non si sono contati. È stato in piazza del Fante che si sono svolti i momenti principali della manifestazione con l’alzabandiera al monumento, gli onori al medagliere, al tricolore e ai caduti e i discorsi delle autorità con il sottosegretario alla Difesa, generale Domenico Rossi, il prefetto di Vicenza Umberto Guidato, il vicecomandante provinciale dei carabinieri Alessandro Giuliani, il comandante di Padova delle Forze Armate nordest Carmelo Tundo, e i rappresentanti dei fanti.

«Sento l’emozione perché state facendo vivere questo meraviglioso momento» ha esordito il sindaco Manuel Dotto. «C’è stato un tempo - ha proseguito - in cui i fanti marciarono muti. Altro spirito echeggia ora lungo le vie di questo piccolo paese che apre le proprie braccia per dare il benvenuto. Con questa giornata la storia di Orgiano ospiterà una pagina nuova». «L’essere presenti alle cerimonie è importante - ha precisato il presidente nazionale dei fanti Giovanni Stucchi - ma fondamentale è l’esserci sempre per portare, in silenzio, quello che abbiamo, e cioè il cuore, la voglia di fare del bene, di costruire una società migliore. Perché nasciamo dai reduci della Grande Guerra e andiamo avanti portando i valori da cui proveniamo verso le nuove generazioni perché li portino nell’Italia del futuro».

Il sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, ha concluso gli interventi ufficiali. «Il fatto di avervi visto sfilare, di aver visto i bambini con la bandiera, di aver incontrato un reduce, ha esaltato questa cerimonia» ha esordito il sottosegretario. «È sulle trincee, col siciliano a fianco del bergamasco, che è stata fatta l’Italia - ha sottolineato Rossi -. L’Italia che ha proseguito uscendo dalla Seconda Guerra mondiale e che nella Resistenza ha trovato i valori fondanti della costituzione, in cui ancora oggi si riconosce e che sono alla base delle missioni di pace, dove ci sono state decine di altri caduti. C’è un filo conduttore tra l’Ortigara e Asiago e l’Iraq o la Somalia: è il giuramento al tricolore, lo spirito di servizio, del senso del sacrifico e del dovere, di lavorare nel solo interesse comune. Grazie a chi pratica questi valori, il Paese può andare a testa alta».

Matteo Guarda

Suggerimenti