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Quinto Vicentino

"Casolin" generoso
cede l'attività
al giovane collega

Luca Peruzzo e Luigi Coletto detto "Gigi". FOTO DAL SASSO
Luca Peruzzo e Luigi Coletto detto "Gigi". FOTO DAL SASSO
Luca Peruzzo e Luigi Coletto detto "Gigi". FOTO DAL SASSO
Luca Peruzzo e Luigi Coletto detto "Gigi". FOTO DAL SASSO

QUINTO. «Arrivata la pensione, ho fatto di tutto perché il negozio non sparisse». Luigi Coletto, 66 anni, Gigi per tutti i clienti e paesani, casolin solidale, quando necessario, ha mantenuto la parola. Ha iniziato a fare il droghiere a Quinto Vicentino 26 anni fa, proprio nell’anno in cui è nato Luca Peruzzo di Bolzano Vicentino, al quale ha trasmesso la passione e ceduto l’attività. Il passaggio avverrà in questi giorni, ma da un paio di mesi Gigi sta presentando il giovane ai fornitori e alla clientela, svelandogli i segreti del mestiere e raccomandandogli di creare un rapporto basato sulla fiducia e sul dialogo. 

Coletto ha sempre gestito il negozio con un occhio rivolto alla solidarietà. «Fino a qualche anno fa recapitavo a casa pane, latte o prosciutto a una dozzina di clienti, in attesa che i figli provvedessero alla spesa settimanale; poi sono diminuiti perché qualcuno non c’è più. Di primo mattino ancora adesso preparo i panini per gli operai di passaggio, poi offro la fettina di cotto ai bambini mentre le mamme fanno compere». Questo comportamento ha contagiato anche i suoi clienti, che a volte lasciano il resto affinché Gigi possa donarlo alla caritas. «Ho preso a cuore la solidarietà, le collette alimentari. Nei periodi in cui il negozio è rimasto chiuso per i miei problemi di salute, con lunghe convalescenze - conclude Coletto – ho evitato lo spreco degli alimenti freschi distribuendoli anche alle scuole materne».
 

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