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Caso scuole in Consiglio Ma la polemica continua

Il municipio di Arcugnano. Oggi va in scena il Consiglio comunale
Il municipio di Arcugnano. Oggi va in scena il Consiglio comunale
Il municipio di Arcugnano. Oggi va in scena il Consiglio comunale
Il municipio di Arcugnano. Oggi va in scena il Consiglio comunale

Continua a far discutere la questione scuole ad Arcugnano. Oggi in consiglio comunale, convocato alle 18, approda il tema del nuovo polo per l’infanzia, per cui l’Amministrazione ha ricevuto un contributo di 4 milioni 300mila euro dalla Regione Veneto e per il quale le minoranze avevano chiesto una seduta di consiglio comunale straordinaria. Intanto il Comitato di gestione della materna paritaria Pasini ribatte con decisione alle dichiarazioni del sindaco Paolo Pellizzari. «Dire che vuole il meglio per i ragazzi e che le scuole esistenti sono vecchie, costose e insicure è offensivo - dicono Veronica Peotta ed Enrico Zucconi del Comitato di gestione - e mette in maniera immotivata in allarme i genitori dei bambini. La materna Pasini, di proprietà della Parrocchia, pur avendo oltre 60 anni di vita, si presenta in buone condizioni, i locali sono idonei, sempre ammodernati e con la sua posizione collinare è sempre stata considerata un fiore all’occhiello. Inoltre viene periodicamente controllata e periziata da un ingegnere civile. Gli edifici che ospitano i due nidi invece, di proprietà del Comune, sono stati costruiti recentemente e sono sicuri. Forse il sindaco Pellizzari si confonde con le scuole medie. E’ chiaro poi che la previsione di costruzione di un nuovo polo scolastico statale-comunale per la fascia d’età 0-6 anni, mette in seria difficoltà la Pasini con i suoi oltre 20 dipendenti, che di anno in anno hanno sempre cercato di cambiare l’offerta formativa, adeguandola ai tempi e ai bambini, oltre che alle esigenze dei genitori. L’intento dell’Amministrazione di partecipare al concorso poi vinto non ha in alcun modo fatto i conti con la realtà, ossia che nel paese le strutture di materna e nido ci sono già e l’associazione che le gestisce è sana e non ha problemi economici. Non occorreva chiedere finanziamenti per la creazione di un doppione che potrebbe mettere in forte crisi quello già esistente – concludono Veronica Peotta ed Enrico Zucconi – che ha una tradizione e una storia». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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