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Caos baita, il sindaco denuncia gli alpini

Il giorno dell’inaugurazione della baita degli alpini. I rapporti con il sindaco Santucci erano ancora buoni
Il giorno dell’inaugurazione della baita degli alpini. I rapporti con il sindaco Santucci erano ancora buoni
Il giorno dell’inaugurazione della baita degli alpini. I rapporti con il sindaco Santucci erano ancora buoni
Il giorno dell’inaugurazione della baita degli alpini. I rapporti con il sindaco Santucci erano ancora buoni

Occupazione abusiva di edificio pubblico. È con questa motivazione che ieri il capogruppo degli alpini di Monteviale Domenico Baruffato ha ricevuto, notificata dalla polizia locale, una denuncia querela dal sindaco Elisa Santucci. Al centro del contendere la baita alpina, di proprietà comunale, gestita dagli alpini da oltre 20 anni. «Ma senza che sia mai stato formalizzato il contratto di comodato d’uso - precisa il primo cittadino – e non si tratta di una baita alpina ma di un immobile a più stanze con un porticato». Struttura che, colpita da un incendio nel 2015, è stata ricostruita e ampliata, spesa dell’Amministrazione di circa 100 mila euro, e rimessa a disposizione della comunità da fine 2017. «Ma al suo interno – dice Domenico Baruffato, capogruppo degli alpini, un centinaio di iscritti – ci sono arredi, come la cucina, e impianto elettrico e ore di lavoro che noi abbiamo dato per rimetterla in funzione. Da più di 20 anni abbiamo gestito e utilizzato la baita alpina. Da un anno l’Amministrazione Santucci ci lasciava la sede una sola sera a settimana, il venerdì. E la affittava, con un tariffario, anche per feste di compleanno a privati, cosa non prevista dalla convenzione del 1996. Noi non abbiamo più avuto la possibilità di organizzare nulla di quanto solitamente programmavano. Abbiamo chiesto più volte un incontro per risolvere la questione. Che non ci è mai stato concesso. Ero preoccupato perché secondo la convenzione la responsabilità di quanto accade nella struttura è nostra. Ci siamo rivolti ad un legale, che ha più volte scritto al Comune. Non è cambiato nulla. E così il 5 settembre abbiamo cambiato le serrature della baita alpina. Per smuovere una situazione che era in stallo, sperando finalmente di sederci attorno ad un tavolo. In cambio ho ricevuto la denuncia-querela». «Siamo arrivati alla denuncia con grande amarezza e sofferenza – risponde il sindaco Elisa Santucci – ma era un atto dovuto di fronte ad un’azione, il cambio delle serrature, di una proprietà comunale a disposizione della collettività. Avevamo riscontrato da subito che dopo la convenzione nel 1996 per la costruzione del manufatto pubblico non era mai stata formalizzato il contratto di comodato d’uso agli alpini. Le tempistiche però si sono allungate, per questioni non dipendenti dalla nostra volontà, ma abbiamo sempre parlato di questo con gli alpini a cui abbiamo lasciato ogni uso possibile del sito. Tra l’altro le responsabilità della struttura sono della proprietà cioè del Comune. E quei locali vengono concessi secondo un regolamento approvato in consiglio comunale che disciplina l’utilizzo di tutti gli spazi a disposizione dei cittadini e con un tariffario comune. Avevo informato il capogruppo a fine agosto che eravamo pronti a risolvere il comodato, al rientro dalle ferie del segretario comunale. Ci avevano anche fatto scrivere da un legale. Ma consideravo tutto superato visto che stavamo per chiudere la questione. In tutta risposta hanno cambiato di nascosto le serrature. E si sono rifiutati di restituire le chiavi. È una totale mancanza di rispetto delle istituzioni e soprattutto dei cittadini che hanno uguali diritti di utilizzare quell’edificio. Ed è gravissimo che si siano rifiutati di presentarsi in Comune su richiesta del sindaco». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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