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Cani eroi fra le macerie
«Fieri di addestrarli qui»

I volontari mostrano con orgoglio il diploma ottenuto. DAL SASSO
I volontari mostrano con orgoglio il diploma ottenuto. DAL SASSO
I volontari mostrano con orgoglio il diploma ottenuto. DAL SASSO
I volontari mostrano con orgoglio il diploma ottenuto. DAL SASSO

A Bolzano Vicentino, nella zona degli impianti sportivi di via Zuccola, è rimasto in funzione anche nel periodo natalizio il campo d’addestramento per cani da ricerca su macerie. Nei giorni scorsi infatti si sono svolti esami operativi, riconosciuti a livello nazionale e internazionale, per l’intervento di unità cinofile in eventi calamitosi quali terremoti o alluvioni con cedimenti strutturali di edifici. Punto d’orgoglio è stata soprattutto la partecipazione di giovani e promettenti volontari, desiderosi di mettersi in gioco in un settore di Protezione civile.

Un campo simile a questo si trova nel vicentino, a Montecchio Maggiore: «Sono un fiore all’occhiello tra quelli della provincia e della regione» raccontano gli iscritti al gruppo locale “Balto”, che ha preso il nome da un amico a quattro zampe, passato alla storia come protagonista di un’operazione di soccorso in Alaska. Nell’area di via Zuccola sono stati ricreati alcuni punti critici dove l’unità cinofila, costituita da un cane con il proprio conduttore, può affinare una tecnica di analisi e soluzione della situazione d’intervento e di soccorso. Il cane, nello specifico, è addestrato a segnalare la presenza e il numero di persone da soccorrere, senza mettersi in pericolo, ferirsi o causare cedimenti delle macerie. Non si lascia distrarre da altri animali o squadre di soccorso, rimane nella zona d’intervento che gli è stata assegnata; è abituato a sopportare lunghi tragitti in auto o su altri mezzi di soccorso, magari chiuso in un trasportino.

Gli esami sostenuti pochi giorni fa sono stati organizzati dal Centro sportivo educativo nazionale, settore cinofilo di Protezione civile con Diego Carbonatto, giudice ufficiale per il Veneto e Nadia Lunardelli, aiuto giudice. Oltre alle unità da soccorso di Bolzano Vicentino, hanno partecipato gruppi trevigiani, membri dell’Associazione cinofila montebellunese, unità del Servizio forestale regionale, il nucleo cinofilo regionale Anc Veneto (dell’Arma dei Carabinieri) con squadre provenienti da Occhiobello (Rovigo), Agordo (Belluno) e Marostica (Vicenza). Complessivamente tredici le unità cinofile da soccorso che hanno ottenuto l’abilitazione.

Piergiorgio Scarsato, responsabile addestramento Gruppo Balto di Bolzano Vicentino, non nasconde la soddisfazione: «per le numerose squadre cinofile che si riuniscono annualmente al fine di ottenere il rilascio di idoneità operativa in attività di ricerca. Preziosi anche gli interventi operati quest’anno allo scopo di ritrovare persone scomparse, specialmente in seguito al terremoto del Centro Italia».

«Tre nuove unità del posto stanno ultimando il percorso di formazione – ha concluso Scarsato - e così potranno sostenere i prossimi esami operativi nel 2017».

Raffaella Dal Sasso

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