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Blitz in azienda, scattano i sequestri

Un cortile interno alla falegnameria, con del materiale accatastato. FOTOSERVIZIO COLORFOTO ARTIGIANAUn momento del blitz, coordinato da Arpav e Forestale
Un cortile interno alla falegnameria, con del materiale accatastato. FOTOSERVIZIO COLORFOTO ARTIGIANAUn momento del blitz, coordinato da Arpav e Forestale
Un cortile interno alla falegnameria, con del materiale accatastato. FOTOSERVIZIO COLORFOTO ARTIGIANAUn momento del blitz, coordinato da Arpav e Forestale
Un cortile interno alla falegnameria, con del materiale accatastato. FOTOSERVIZIO COLORFOTO ARTIGIANAUn momento del blitz, coordinato da Arpav e Forestale

Un blitz in grande stile, con diverse pattuglie e almeno una dozzina fra militari e funzionari pubblici. È quello andato in scena ieri in via Bagnara a Monteviale, dove sorge la falegnameria di Vittorio Menti, 75 anni, che vive in paese, e dei suoi famigliari. Un controllo durato fino a sera, con qualche momento di tensione che ha reso necessario l’intervento dei carabinieri del radiomobile di Valdagno. Al termine, sono scattati alcuni sequestri di materiale, per presunte violazioni alla normativa ambientale, ma l’attività non sarebbe ancora conclusa; la procura avvierà accertamenti per accertare se la ditta abbia rispettato o meno le regole in diversi ambiti.

Menti è finito diverse volte nei pasticci sia per vicende penali, concluse da tempo, che per questioni amministrative. In particolare, la falegnameria avrebbe visto sorgere un ampliamento, contestato dall’ufficio tecnico comunale, che ha disposto una serie di interventi e l’ottenimento di diverse certificazioni per poter procedere con la sanatoria.

Ieri sono stati compiuti controlli anche in questo senso. Personale dell’Arpav, dei carabinieri forestali, dei militari e dei funzionari dell’ispettorato del lavoro, ma anche dello Spisal e dei vigili del fuoco ha passato al setaccio l’azienda. Il blitz non è certo passato inosservato, visto il dispiegamento di forze.

Gli accertamenti hanno riguardato diversi aspetti dell’attività produttiva, che sorge in via Bagnara da molti anni. In primo luogo la questione edilizia, per verificare che fosse stato seguito passo passo l’iter per la sanatoria dopo le opere; va ricordato che in passato la famiglia Menti era finita a processo con l’accusa di abuso edilizio, realizzato nel complesso della falegnameria, ma Vittorio e i due figli, difesi dall’avv. Marco Dal Ben, erano stati assolti.

I carabinieri del lavoro hanno verificato le posizioni dei dipendenti, tutti in regola, e con lo Spisal il rispetto delle normative legate alla sicurezza all’interno del complesso; sul punto, i controlli sono ancora in corso.

Maggiori problemi, da quanto è stato possibile ricostruire, sono emersi sul fronte ambientale, in particolare per lo stoccaggio di rifiuti. Arpav avrebbe trovato dei solventi all’interno dell’area, e la famiglia Menti ha cercato di spiegare che erano conservati correttamente. Cumuli di materiale, poi, avrebbero insospettito gli inquirenti, ma restano da concludere le verifiche. I controlli e la stesura dei verbali sono proseguiti fino a sera; la documentazione acquisita dovrà essere ora vagliata dagli inquirenti e anche dai funzionari del Comune di Monteviale. D.N.

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