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Ampliamento della discarica
Tre sindaci alzano le barricate

La discarica “Brugiane” di Levà è al centro dell’attenzione per un progetto di ampliamento
La discarica “Brugiane” di Levà è al centro dell’attenzione per un progetto di ampliamento
La discarica “Brugiane” di Levà è al centro dell’attenzione per un progetto di ampliamento
La discarica “Brugiane” di Levà è al centro dell’attenzione per un progetto di ampliamento

Il progetto di ampliamento della discarica “Brugiane” di Levà non ha trovato l'appoggio dei tre Comuni coinvolti dall'opera. L'intervento di rimodellamento della copertura del sito, il cui costo previsto è di circa sei milioni di euro, interesserà i territori comunali di Villaverla e di Dueville oltre che, ovviamente, quello di Montecchio Precalcino. I sindaci e gli assessori che venerdì sera hanno assistito alla presentazione pubblica del progetto non hanno elargito dichiarazioni di sostegno all'iniziativa, nonostante il progetto voglia dare più sicurezza al sito.

«Più che una garanzia di maggiori sicurezze mi sembra un escamotage per ingrandire la discarica», ha dichiarato il primo cittadino villaverlese Ruggero Gonzo. «Per innalzare le pendenze hanno previsto di conferire altri 580 mila metri cubi di sabbie di fonderia. Io sono fortemente contrario perché il nostro territorio ha già dato e sta già avendo problemi con rifiuti e discariche. Attualmente nella “Brugiane” non sono state violate norme di sicurezza, quindi qual è il motivo di questo intervento? Mi chiedo, infine, come mai la presentazione non è stata pubblicizzata e come mai non erano presenti tecnici della Provincia alla serata. Sinceramente sono molto preoccupato e come Comune, o gruppo di Comuni, invieremo sicuramente delle osservazioni contrarie al progetto».

La posizione del sindaco villaverlese è in parte condivisa dall'amministrazione comunale di Dueville. «Per risolvere il problema del drenaggio sul lato ovest della discarica, a mio giudizio esisterebbero altre soluzioni. A “rifiuti zero”», ha spiegato l'assessore duevillese alle politiche ambientali Paolo Ronco. «Come ad esempio la realizzazione di un canale di drenaggio sul versante del sito in cui è stato rilevato il problema. Sicuramente un intervento meno costoso del rifacimento del capping, ma più oneroso considerando che la proprietà non incasserebbe gli introiti derivati dalle tariffe di smaltimento per i 580 mila metri cubi di rifiuti in più. È encomiabile il loro impegno nel voler risolvere il problema, però la soluzione che propongono non è ad impatto zero». L'iniziativa proposta non ha trovato favorevole nemmeno il sindaco di Montecchio Precalcino, Fabrizio Parisotto. «Sono contrario a questo progetto perché ci ritroveremo 580 mila metri cubi di rifiuti in più e un intervento impattante visivamente», ha affermato.

«Nei prossimi giorni ci affideremo ad un avvocato competente in tematiche ambientali e ad un ingegnere esperto di discariche per presentare in seguito delle osservazioni alla commissione Via regionale. In base ad una convenzione, approvata dal Consiglio comunale, attualmente riceviamo 1,7 euro per ogni tonnellata di rifiuti depositata nella “Brugiane», ha concluso. «Siamo disposti a rinunciare ai futuri introiti, generati dall'innalzamento del sito, per garantire la massima sicurezza ai nostri cittadini». M.B.

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