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Ambulatori nelle ex scuole Pronto un nuovo progetto

L’ingresso delle ex scuole elementari di Quinto Vicentino
L’ingresso delle ex scuole elementari di Quinto Vicentino
L’ingresso delle ex scuole elementari di Quinto Vicentino
L’ingresso delle ex scuole elementari di Quinto Vicentino

Ambulatori medici e sale civiche. Li ospiterà il piano terra della ex scuole elementari di Quinto Vicentino e potrebbero vedere la luce entro l’anno da poco iniziato. Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha presentato alla Soprintendenza di Verona il progetto definitivo per la riqualificazione e l’adeguamento antisismico dell’edificio inaugurato nel 1929, secondo i vincoli posti dalla stessa Soprintendenza. Un fatto che ha costretto l’amministrazione a buttare un primo progetto di recupero, presentato in Regione per poter partecipare ad un bando europeo, ma che non coincideva con i dettami posti in seguito dalla Soprintendenza. «Questo nuovo progetto, invece, è stato fatto tenendo conto di tutte le indicazioni dell’ente veronese - spiega il sindaco Renzo Segato -. Appena avremo l’ok dalla soprintendenza, procederemo con il progetto esecutivo e credo che già entro quest’anno riusciremo a completare il primo stralcio dell’intervento, ovvero la riqualificazione e la completa messa in sicurezza del piano terra, con tanto di agibilità e piena funzionalità degli ambienti». Ambienti che ospiteranno ambulatori e sale civiche. Per la precisione, la pianta rettangolare dell’edificio sarà divisa a metà. «A sinistra verranno collocati tre ambulatori e un locale infermieristico per i nostri medici di base - spiega ancora Segato -, mentre nella parte destra ci saranno due sale ad uso civico». Nelle intenzioni dell’amministrazione, le ex scuole dovranno diventare la sede del municipio, liberando così Villa Thiene e rendendola a tutti gli effetti un polo culturale, «ma per il momento un trasferimento degli uffici è fuori discussione - afferma Segato -, dovremo aspettare che tutto l’edificio sia stato recuperato». E per recuperarlo sarà necessario ricorrere ad un nuovo finanziamento europeo sfumato proprio perché l’amministrazione non era riuscita a presentare in tempo un progetto in linea con i dettami della Soprintendenza. Per il primo stralcio, invece, i soldi già ci sono. «Lo scorso anno la Bcc San Giorgio Quinto e Valle Agno ci ha erogato la prima tranche di un contributo complessivo di circa 980 mila euro, mentre la seconda tranche la inseriremo nel bilancio previsionale». «L’impressione che abbiamo come minoranze è che il recupero delle ex scuole sia diventato una specie di collo di bottiglia che sta rallentando molti altri interventi». A dirlo è Andrea Miazzolo, capogruppo di minoranza e unico sfidante di Segato alle elezioni dello scorso giugno. «Ci sono molti progetti che stanno rimanendo indietro, come la sala civica di Valproto, per citarne una - prosegue Miazzolo -. Inoltre siamo perplessi sul finanziamento. Non so quanto la Bcc potrà aspettare di vedere realizzati i progetti che ha finanziato». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Andrea Frison

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