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È scontro sul Piano degli interventi

È polemica a Torri a seguito della programmazione prevista dal Piano degli interventi. FOTO D’ARCHIVIO
È polemica a Torri a seguito della programmazione prevista dal Piano degli interventi. FOTO D’ARCHIVIO
È polemica a Torri a seguito della programmazione prevista dal Piano degli interventi. FOTO D’ARCHIVIO
È polemica a Torri a seguito della programmazione prevista dal Piano degli interventi. FOTO D’ARCHIVIO

«Il terzo piano degli interventi è un’occasione persa per lo sviluppo di Marola». Il gruppo di minoranza “Torri Città Unita” non ha digerito la soluzione individuata dall’amministrazione e approvata di recente dal Consiglio comunale, che permetterà di rimettere mano alla scuola per l’infanzia della frazione di Torri di Quartesolo.

A grandi linee, il piano dell’amministrazione guidata da Ernesto Ferretto prevede di cedere a privati metri di cubatura di un’area collocata tra via Dal Ponte e via Marconi, in cambio di opere pubbliche.

Tali opere comprenderebbero la messa a norma della scuola, di proprietà di un Ipab parrocchiale, la sistemazione del campo sportivo di Marola e delle gradinate del campo da calcio di Lerino.

«Non c’è niente di sbagliato sul piano urbanistico, perché viene applicata una possibilità prevista dal Pat – evidenzia Diego Marchioro, ex sindaco e attivo per il gruppo “Torri Città Unita” -. Ma l’azzardo di questa amministrazione è quello di cedere tutta quell’area in cambio di poco».

«Attraverso la stampa il sindaco ha assicurato che ci sarebbero già dei privati interessati all’acquisizione dell’area – fa eco a Marchioro il consigliere Maurizio Schiavo -. Allora chiediamo al sindaco: esiste già un accordo? C’è una convenzione scritta? Altrimenti non ci sono assicurazioni che il progetto vada in porto. Tra l’altro, abbiamo la perplessità che per un’operazione del genere debba essere richiedesta una gara d’appalto europea».

Ma il punto che più preme al gruppo “Torri Città Unita” è lo sviluppo di Marola. «Non c’è una visione complessiva per ricostruire il centro della frazione – lamenta Marchioro, che per motivare il suo pensiero va a ripescare un progetto rimasto nel cassetto delle passate amministrazioni -. Esisteva uno studio di fattibilità per realizzare un polo scolastico, al posto dell’attuale campo da calcio, e realizzare dei nuovi impianti sportivi nell’area di via Dal Ponte».

Al gruppo non va giù l’idea che, per risistemare la scuola, venga ceduto l’appezzamento di terreno.

«È una visione miope – attacca Marchioro – perché così vengono buttati via 24 mila metri quadrati di terreno che potevano benissimo essere sfruttati meglio».

Non è l’operazione a essere sbagliata, ma i contenuti: «Ripeto - conferma infatti -, l'operazione è consentita dal Pat, non viene fatto niente al di fuori del regolamento urbanistico. Ma una scelta del genere doveva essere l’estrema ratio, non il modo principale per risolvere il problema della scuola».

«Per la riqualificazione degli edifici scolastici esiste una infinità di bandi, e i fondi potevano essere facilmente reperibili», rincara Schiavo, subentrato in consiglio dopo le dimissioni di Margherita Grotto.

«Ci vuole più pazienza e più lungimiranza – conclude Marchioro -. Così si perde una grande l’occasione per riprogettare il centro di Marola. La realizzazione del nuovo polo scolastico richiedeva una progettazione decennale, come ha fatto recentemente il Comune di Grumolo delle Abbadesse. E credo che per un progetto del genere il Comune debba impegnarsi a mettere fondi propri».

Andrea Frison

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