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Villa Serena, è allarme sui costi di gestione

Villa Serena. La struttura per anziani in destra Brenta, ospita 284 persone. CECCON
Villa Serena. La struttura per anziani in destra Brenta, ospita 284 persone. CECCON
Villa Serena. La struttura per anziani in destra Brenta, ospita 284 persone. CECCON
Villa Serena. La struttura per anziani in destra Brenta, ospita 284 persone. CECCON

Allarme per Villa Serena, la struttura per anziani di contrà S. Giorgio che ospita 284 persone. I lavori di sistemazione dello stabile non sono bastati a risolvere una situazione che mette in difficoltà sia le finanze dell’ente che la logistica e il lavoro degli operatori. Il caso è stato trattato in commissione consiliare, durante la quale è intervenuto il presidente delle case di riposo di Bassano, Fabio Comunello. I PROBLEMI. Comunello è chiaro: «Villa Serena è difficile da sostenere economicamente soprattutto per questioni logistiche». Ciò dipende dalla sua conformazione, dai lunghi corridoi che collegano stanze molto distanti l’una dall’altra. «Abbiamo calcolato che trasportare un paziente dalla propria camera alle altre aree ci costa 25 mila euro all’anno di stipendi - afferma - Costi che ovviamente potrebbero essere ridotti se l’edificio avesse una struttura più adatta alle nostre esigenze. Basti pensare che su 440 ospiti tra Villa Serena e Palazzo Sturm soltanto 18 sono autosufficienti». Per non parlare delle condizioni in cui si trova la cucina. «Per questioni legate al ricircolo dell’aria, il locale è gelido d’inverno e asfissiante d’estate - continua -. Cosa che provoca serie difficoltà agli operatori. Nessuno degli ingegneri interpellati è riuscito a garantirci una soluzione, nonostante una spesa preventivata di 200 mila euro». Comunello sta pensando ad altre soluzioni, in primis all’esternalizzazione del servizio cucina. Sul piano finanziario, la casa di riposo deve fare i conti con un insoluto pari a 500 mila euro, dovuto ai mancati pagamenti delle rette da parte di alcune famiglie. LE TRE IPOTESI. La prima soluzione è la più drastica e, allo stesso tempo, la più utopistica: spostare la casa di riposo da villa Serena e trovare un’altra sistemazione. Un’idea però difficile da realizzare perché comporterebbe una rivoluzione totale del servizio. «Più plausibile sarebbe circoscrivere uno spazio, che potrebbe diventare un centro per i disabili ultra65enni - spiega - lasciando l’area rimanente a tutti gli altri pazienti non autosufficienti». La terza soluzione è stata avanzata invece da una cordata di imprenditori, che sarebbero disponibili a trasformare una parte di villa Serena in un resort per anziani, consegnandolo in comodato d’uso alla casa di riposo. L’accordo prevedrebbe che, in caso di necessità, parte del pensionato ritornerebbe agli imprenditori». Le tre soluzioni saranno ora passate al vaglio dagli organi amministrativi. Nel frattempo, Villa Serena proseguirà le attività cercando di “tamponare” i problemi. Oltre all’esternalizzazione del servizio cucina, si sta pensando di ampliare l’obitorio utilizzando gli spazi di un magazzino. «Oggi abbiamo un obitorio con un solo - chiude Comunello - proprio di fronte al deposito della biancheria sporca. Il problema va risolto». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

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