Borse di studio
finiscono
sotto inchiesta
SOLAGNA. Indagine della guardia di finanza sui bandi delle borse di studio: acquisita ieri a Solagna tutta la documentazione dei premi conferiti per l’anno scolastico 2014/15. È la prima inchiesta di questo tipo avviata nel Bassanese. Alla base dell’operazione ci sarebbe un esposto depositato sul tavolo della procura di Vicenza, dove si chiederebbero verifiche sulla corretta assegnazione dei titoli agli studenti meritevoli. Tra le ipotesi ci sarebbe quella che le borse di studio, assegnate nel 2015 dall’Amministrazione guidata da Daniele Nervo, secondo le linee guida di una delibera approvata dalla giunta comunale nel 2014, siano state condizionate da ipotetiche valutazioni di parte, forse non oggettive o uguali per tutti i candidati.
Ieri mattina alle 11, gli uomini delle Fiamme gialle hanno chiesto ai dipendenti comunali tutta la documentazione, inclusi i bandi di assegnazione, la delibera comunale, i dettagli dei fondi stanziati e la lista dei vincitori. L’Amministrazione ha consegnato quanto richiesto. Il primo cittadino è stato avvisato immediatamente, e ancora non si spiega la motivazione di un’indagine tanto singolare. L’Amministrazione è comunque tranquilla e ribadisce di aver sempre agito in modo equo, limpido e corretto. Il bando del 2014, nonostante la funzione dell’istruzione fosse già stata conferita all’Unione, è stato effettuato secondo i criteri di una delibera comunale, mentre quello dell’anno scolastico 2015/16, le cui borse di studio sono state consegnate giusto ieri sera segue i criteri della delibera uguale per tutta la Valbrenta.