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Una rotatoria per risolvere il rebus Trinità

Viabilità complicata di fronte alla chiesa della Trinità
Viabilità complicata di fronte alla chiesa della Trinità
Viabilità complicata di fronte alla chiesa della Trinità
Viabilità complicata di fronte alla chiesa della Trinità

Un rebus impossibile da sciogliere tra sensi unici e curve innaturali. Questa è da cinque anni la viabilità di fronte alla chiesa della Trinità, in Angarano, tra via Onisto, via Foza e via Ss. Trinità. E fra proteste dei residenti e una sequenza interminabile di piccoli sinistri, il presidente del quartiere, Gianni Castellan, chiede all’Amministrazione di intervenire. «Posto che non si riuscirà a tornare indietro – dichiara – sarà bene almeno evitare i tanti piccoli incidenti che hanno costellato l’ultimo quinquennio, come pure i continui ingressi contromano da viale Diaz verso la chiesa». Questo, nonostante la segnaletica e una serie di jersey che da mesi provano a indirizzare gli automobilisti. «L’intervento che doveva liberare dalle auto il sagrato ha mostrato da subito i propri limiti - rileva - e adesso possiamo solo salvare il salvabile». Vale a dire, realizzare una rotonda alcune centinaia di metri a sud della chiesa, alla confluenza tra viale Diaz, via Ss. Trinità e viale Vicenza, per obbligare gli automobilisti a rallentare, contemporaneamente impedendo loro di infilare contromano qualche senso unico. «La rotonda – precisa l’assessore ai lavori pubblici Campagnolo – è in progetto, attende solo di passare alla fase esecutiva e arriverà nei primi mesi del 2019. Abbiamo completato una serie di verifiche: un rondò è la miglior soluzione possibile». L’intervento, tra i 150 e i 200 mila euro, dovrebbe essere avviato subito dopo le feste natalizie e concludersi nella prima metà del prossimo anno. Con questa soluzione, Campagnolo conta di mettere finalmente ordine in zona, evitando di dover nuovamente stravolgere l’impianto viabilistico. «I lavori – evidenzia – sono relativamente freschi e un ritorno alla situazione precedente il 2013, con la riapertura della strada di fronte alla chiesa, comporterebbe costi sui quali la Corte dei conti potrebbe chiedere dei chiarimenti». Castellan però ricorda le criticità irrisolte. «Il rondò eviterà gli inconvenienti più gravi – rileva – anche se restano situazioni da mettere in ordine per il futuro. Il traffico su via Foza andrà regolamentato: la strada, fino a pochi anni fa, era una via di servizio, oggi è un viavai continuo di auto e furgoni. Allo stesso modo, viale Onisto, la «strada dei cipressi” andrà restituito, per quanto possibile, ai pedoni». Indicato come “piazza” nei documenti del XIX secolo, e concepito per legare la facciata della chiesa a villa Giolai che la guarda a poche centinaia di metri, oggi è stato trasformato in un’arteria di scorrimento, di fatto non transitabile a piedi. «La situazione non è felice, ed è stata ereditata da questa Amministrazione – chiude Castellan -, ma i residenti hanno visto la loro qualità di vita peggiorare ed è nostro dovere ascoltarli». •

Lorenzo Parolin

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