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Una palestra a cielo aperto

Una panoramica di parco Ragazzi del ’99 invaso da giovani sportiviDiscipline sportive per tutti i gusti e tutte le età. CECCON
Una panoramica di parco Ragazzi del ’99 invaso da giovani sportiviDiscipline sportive per tutti i gusti e tutte le età. CECCON
Bassano "Città dello Sport" (CECCON)

La “Città dello sport” ha trovato casa al parco Ragazzi del ’99. Superate le perplessità per lo spostamento dal centro storico, l’edizione andata in scena tra sabato e ieri sarà ricordata per le oltre trenta proposte offerte agli oltre settemila partecipanti, dall’arrampicata allo yoga, passando per i più classici hockey e pallacanestro. Il tutto insaporito dall’atmosfera olimpica, grazie sabato alla sfilata di centinaia di mini-atleti in centro storico accompagnati dai vertici dell’Amministrazione. All’iniziativa era abbinata una raccolta fondi a favore della Città della Speranza.

«Atmosfera di festa, luogo ideale e idee per valorizzare Prato S. Caterina – commenta il sindaco Riccardo Poletto - chiudiamo la giornata con indicazioni preziose per i prossimi mesi. Adesso la “Città dello sport” è una festa a tutti gli effetti».

Concorde l’assessore allo sport Oscar Mazzocchin.

«Abbiamo puntato sullo sport di base e sul coinvolgimento anche dei bimbi più piccoli - dice - L’obiettivo è far capire che, accanto alle tre piazze principali, a un passo dal centro c’è una piazza verde aperta a tutti».

«Duecentocinquanta bambini – commenta il vicepresidente dell’Olympic Baseball Romano, Massimo Destro – hanno provato l’ebbrezza del nostro angolo “made in Usa”, con tanto di diamante allestito sul prato. La nostra società sportiva è in crescita anche grazie a manifestazioni come questa».

Dal virtuale stadio degli Yankees newyorchesi, a un angolo in stile Twickenham a poche decine di metri, con i giallorossi del Rugby Bassano e con la novità del 2016: “Rugbytots”, palloni ovali di spugna e un campo multicolore per avviare al gioco inventato nella città di Rugby i bimbi in età prescolare.

«La nostra – spiega il responsabile dello stand Mauro Poli – è una forma di psicomotricità in chiave rugbistica. Nessun contatto fisico ma tanto divertimento per insegnare le regole base del nostro sport».

Sull’onda dei successi olimpici della giovanissima veneziana Bebe Vio, tra gli stand più gettonati c’è stato quello della scherma.

«Qui i bimbi – commenta la vicepresidente del circolo spadistico bassanese Cinzia Arcamone – si trasformano in piccoli moschettieri con la possibilità di provare uno sport che affina intelligenza e concentrazione».

Lorenzo Parolin

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