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Un gabbia di metallo
e tiranti sulle travi
per rinforzare il Ponte

I sostegni subacquei già installati dovranno essere rinforzatiUn dettaglio del progetto di rinforzo del Ponte degli Alpini
I sostegni subacquei già installati dovranno essere rinforzatiUn dettaglio del progetto di rinforzo del Ponte degli Alpini
I sostegni subacquei già installati dovranno essere rinforzatiUn dettaglio del progetto di rinforzo del Ponte degli Alpini
I sostegni subacquei già installati dovranno essere rinforzatiUn dettaglio del progetto di rinforzo del Ponte degli Alpini

Meno di ventiquattro ore e l’Amministrazione farà “ingessare” il Ponte Vecchio. Nel silenzio dei giudici che non si sono ancora pronunciati sui ricorsi e in previsione delle piogge autunnali che potrebbero dare il colpo di grazia al monumento ammalato, la Giunta mette sul piatto 141mila euro per le medicazioni d’urgenza.

«Aspetteremo fino a domani – spiega il sindaco Riccardo Poletto - poi avvieremo le procedure per assegnare i lavori. Gli interventi dovrebbero durare tre settimane e riguarderanno innanzitutto le travi di soglia che sorreggono la seconda e la terza stilata e sono compromesse pesantemente. Sono già aiutate dai martinetti installati nell’ultimo anno, ma ci vuole di più. Le travi, nei prossimi giorni, saranno ingabbiate con delle barre di metallo che dovranno proteggerle e sorreggere il peso della struttura, un po’ come quando in ortopedia si stecca un osso fratturato».

I tecnici della ditta incaricata (la “Idrasub” di Venezia) fisseranno nuovi tiranti sotto l’impalcato agganciandoli alle fondamenta e consolideranno con nastri metallici i rostri, le strutture triangolari a protezione delle stilate.

«Altro passaggio fondamentale – prosegue Poletto – il monitoraggio, che d’ora in poi diventerà continuo. Attiveremo dei sensori permanenti che avranno il compito di segnalare cedimenti verticali, inclinazioni della struttura e variazioni anomale di umidità e temperatura. La situazione va tenuta sotto controllo in tempo reale».

I primi passi di questa nuova sequenza di interventi stamattina con un sopralluogo dei vigili del fuoco e domani con il monitoraggio preparatorio dei lavori d’urgenza. Lavori che richiedono tecnici specializzati, in grado di operare sott’acqua e a mezz’aria, assicurati con corde e ramponi come in parete.

«Il costo dell’intervento, 141 mila euro – precisa il sindaco – è relativamente alto e lo sappiamo. Su questo fronte, però siamo tranquilli perché i ribassi d’asta ci hanno permesso di mettere da parte un tesoretto di 900 mila euro comunque già impegnati in origine. Certo, si tratta sempre di denaro pubblico e preferiremmo evitare questa spesa, ma a quanto pare non si può fare altrimenti».

La parziale consolazione per l’esecutivo comunale è che i lavori alla terza stilata, particolarmente malconcia, serviranno molto probabilmente ad anticipare i restauri definitivi e non peseranno sul budget complessivo.

«Questo procedimento d’urgenza – rimarca Poletto – dovrebbe almeno garantirci di dormire sonni tranquilli in vista di possibili piene del fiume. Quando saranno portati a termine i restauri definitivi, solo un’inondazione epocale potrebbe compromettere il Ponte».

Lorenzo Parolin

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