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Uccide due gattini
del vicino e li lancia
in cortile: denuncia

I due gattini barbaramente uccisi a RosàRenzo Rizzi delle Guardie zoofile
I due gattini barbaramente uccisi a RosàRenzo Rizzi delle Guardie zoofile
I due gattini barbaramente uccisi a RosàRenzo Rizzi delle Guardie zoofile
I due gattini barbaramente uccisi a RosàRenzo Rizzi delle Guardie zoofile

Ammazza i gattini dei vicini e getta le spoglie nel loro giardino. È avvenuto a Rosà: infastidito dalle continue sortite dei micetti nella sua proprietà, un uomo non avrebbe esitato a punirli nel modo più crudele. Ora è stato denunciato per uccisione di animali. Ed è merito di una ragazzina di 17 anni se dovrà vedersela con la giustizia.

La giovane era affezionatissima ai gattini, di appena un mese, che accudiva giorno per giorno assieme ai suoi familiari. È stata lei a confidare l’accaduto ad alcuni amici che si sono messi in contatto con la Protezione animali che ha avviato le indagini.

Pur facendo base nel giardino di casa dei proprietari, i gattini “sconfinavano” in quello del vicino. La stessa legge prevede che possano girare liberi. Ma qualche giorno fa l’uomo, infastidito a suo dire dal fatto che erano numerosi i gatti che gli “invadevano” la proprietà, ha catturato i due cuccioli e li ha chiusi in un sacchetto di plastica. Non è ancora chiaro se li abbia soppressi o se siano morti per asfissia. Sta di fatto che l’uomo ha gettato il sacchetto nel giardino dei proprietari.

La terribile scoperta è avvenuta la mattina dopo. I proprietari hanno notato il sacchetto anomalo in mezzo all’erba e lo hanno aperto. Dentro c’erano i due mici, morti. L’accaduto ha sconvolto la famiglia, in particolare la figlia di 17 anni, che è scoppiata in un pianto disperato. Si è poi fatta coraggio e ha raccontato tutto ad alcuni amici che sono in contatto con l’Enpa. La segnalazione è arrivata quindi al nucleo delle guardie zoofile di Vicenza. Gli agenti, capitanati dal capo nucleo Renzo Rizzi, hanno ascoltato innanzitutto il resoconto dei proprietari dei gatti. Dopodiché si sono presentante all’indirizzo del principale sospettato. Quest’ultimo non ha avuto alcun problema ad ammettere di essere stato l’autore del crimine. «Ho preso i gatti, li ho chiusi in un sacchetto e li ho gettati nel giardino dei vicini», avrebbe detto alle guardie zoofile. È scattata quindi la denuncia penale per uccisione di animali. Si tratta ora soltanto di stabilire se i gattini siano stati uccisi prima di essere rinchiusi nel sacchetto o se siano morti dopo per asfissia. «Bisogna ricordare - spiega Rizzi - che i gatti appartengono agli animali d’affezione. Sono animali protetti e chiunque li uccida commette reato: fanno eccezione i veterinari che sono autorizzati per legge e nei limiti della stessa a praticare eutanasia. Per chi commette questo reato la pena è salata. Se non vi è recidività, normalmente al soggetto viene comminato un decreto penale di condanna e il giudice stabilisce una cifra che può arrivare a ventimila euro. In caso di recidività o di uccisione di animale perpetrata con particolare ferocia, invece, il giudice può comminare al soggetto fino a due anni di carcere».

Enrico Saretta

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