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Tredicenne rapinato della bici

I carabinieri hanno denunciato per rapina un giovane marocchino e un minorenne di Nove
I carabinieri hanno denunciato per rapina un giovane marocchino e un minorenne di Nove
I carabinieri hanno denunciato per rapina un giovane marocchino e un minorenne di Nove
I carabinieri hanno denunciato per rapina un giovane marocchino e un minorenne di Nove

«Dacci la droga, tira fuori il fumo!», ma il ragazzino di 13 anni, nuova vittima dei bulli non aveva nulla con sé, tantomeno lo stupefacente preteso dai suoi aggressori che alla sua risposta negativa lo hanno preso per il collo, continuando: «Allora ci prendiamo la tua bici».

E così è stato. Poi devono aver cambiato idea, sono tornati indietro e gliel’hanno restituita, spiegando che stavano solo scherzando.

Questo però non li solleverà dalla pesante denuncia di concorso in rapina. I fatti, ricostruiti in pochi giorni dai carabinieri di Bassano, guidati dal capitano Adriano Fabio Castellari, risalgono allo scorso 4 ottobre.

Era pomeriggio quando un ragazzino di 13 anni residente in città, stava percorrendo via Chini, a pochi passi dalle mura, quando è stato avvicinato da due giovani: I.M marocchino di 19 anni e un, ragazzino italiano di 16 anni residente a Nove, anche loro in sella a una bici.

I due hanno chiesto al malcapitato di consegnargli dello stupefacente che evidentemente credevano portasse con sé.

La vittima ha cercato di spiegare in tutti i modi che si stavano sbagliando e che lui non aveva droga e nemmeno sigarette. Alla risposta negativa i due lo hanno aggredito con una serie di minacce, poi sono passati alle vie di fatto, afferrandolo per il collo e intimandogli di consegnar loro la sua bicicletta.

Dopo una resistenza iniziale il ragazzino di 13 anni, intimorito dall’aggressione, ha consegnato il suo mezzo ai malviventi che lo hanno utilizzato per alcuni minuti. Poi, inspiegabilmente, sono tornati dalla vittima per riconsegnargli la bici: “Stavamo solo scherzando”, è stata la giustificazione per tutto quanto appena accaduto.

Il minore era ancora sotto shock per la brutta esperienza appena vissuta, tanto da arrivare a confidarsi con alcuni passanti lungo via Chini , prima di recarsi presso la casa di un amico per chiedere aiuto.

Venuta a conoscenza dei fatti, la madre l’ha accompagnato nella caserma di via Emiliani per sporgere denuncia ai carabinieri.

I militari dell’Arma hanno immediatamente avviato le indagini per giungere all’identificazione degli autori del deprecabile atto. Grazie alla precisa descrizione fornita dalla vittima , sommata ad alcuni riscontri e testimonianze di cittadini presenti nella zona dov’era avvenuto il fatto, i carabinieri sono presto giunti all’identificazione dei responsabili.

«Nonostante i due denunciati abbiano restituito la bicicletta inizialmente oggetto di rapina è innegabile il disvalore sociale del gesto, ancor più nella considerazione della giovane età della vittima - spiega il capitano Castellari, comandante della compagnia dell’Arma in città - Per tale motivo abbiamo profuso il massimo delle energie per identificare i responsabili; ciò anche a rafforzare il concetto per cui nessuna denuncia sporta presso i comandi dell’Arma viene sottostimata».

Francesca Cavedagna

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