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Tre anni di governo
Bene sociale e cultura
Urbanistica in affanno

Il sindaco Riccardo Poletto e la sua Giunta all’indomani della vittoria. Ora è cambiato un assessore
Il sindaco Riccardo Poletto e la sua Giunta all’indomani della vittoria. Ora è cambiato un assessore
Il sindaco Riccardo Poletto e la sua Giunta all’indomani della vittoria. Ora è cambiato un assessore
Il sindaco Riccardo Poletto e la sua Giunta all’indomani della vittoria. Ora è cambiato un assessore

«Abbiamo fatto una campagna elettorale propositiva e basata sulle idee per la città». Quando, nel giugno del 2014, alla viglia del ballottaggio che poi lo ha visto vincere sull’avversaria di centrodestra Federica Finco, il sindaco Riccardo Poletto ha presentato il suo progetto amministrativo ai cittadini, ha ribadito di aver lavorato per portare delle «proposte nuove per portare benessere a Bassano». A tre anni esatti da quando Poletto ha varcato la soglia del municipio con la fascia tricolore, diverse promesse, in particolare su cultura, sicurezza, indebitamento, sociale e opere pubbliche sono state sostanzialmente mantenute, anche se gli intoppi non sono mancati. Molte però sono rimaste tali nonostante si tratti di tematiche di grande rilevanza per la città.

Ecco un confronto tra ciò che è stato fatto e ciò che non è stato fatto del programma elettorale, senza giudizi di condanna o assoluzione. Tre anni sono volati, a Poletto ne restano due a disposizione.

LEADERSHIP. In questi anni Bassano non ha saputo rafforzare il proprio ruolo di guida del comprensorio bassanese. Non si è posta quale capofila di ambiziosi progetti di crescita, ereditando solamente quanto effettuato nelle passate amministrazioni.

GRANDI OPERE. Mille peripezie hanno rallentato oltre misura il progetto di restauro del Ponte degli alpini. Il sogno di Bassano di poter tornare a godere di un teatro è ancora stagnato per la difficoltà di sbloccare l’operazione per l’Astra o quella per la sala “Da Ponte” e ha lasciato il posto alla realizzazione del Polo museale Santa Chiara, anch’esso in ritardo per difetti appena scoperti. Solo piccoli passi verso il campus scolastico al Centro studi.

VIABILITÀ. Il Piano Mar vede muoversi qualcosa ma il progetto complessivo, con doppio senso di circolazione lungo via Parolini, è lontano dall’essere realizzato. Discorso analogo per il Piano urbano della mobilità sostenibile, le “Zone 30” e l’impegno a ridurre il traffico motorizzato e deviarlo lontano dal centro, con particolare riferimento a Salita Brocchi: è stata appena nominata una “mobility manager”. Pure la creazione delle isole ambientali nei quartieri è rimasta inattuata. Dell’estensione della Ztl in prossimità delle scuole ci si sta occupando solo ora con progetti sperimentali. Sul fronte del trasporto ferroviario, continuano i disagi: il «preciso intento di favorire il trasporto ferroviario di merci e passeggeri, anche mediante adeguate pressioni sulla Regione» ha lo stesso ritardo dei treni.

URBANISTICA. È uno dei tasti più dolenti. Nel programma figuravano il censimento di tutti gli immobili, la riqualificazione di aree industriali dismesse e la creazione di uno sportello energia: finora non è stato fatto nulla. Sull’installazione di impianti fotovoltaici negli edifici pubblici si è solo alle battute iniziali.

SICUREZZA. Il sistema della polizia locale è stato ristrutturato a fondo. L’arrivo del comandante Emanuele Ruaro ha dato una svolta al servizio, liberando più pattuglie, così come la creazione del Corpo intercomunale di polizia locale del Bassanese in alleanza con l’Unione montana Valbrenta per ottimizzare le risorse. Il Patto civico per il centro storico sta cercando di riportare il decoro nei fine settimana e dei risultati li ha ottenuti. Restano delle zone calde, che causano lamentele soprattutto nei quartieri.

MACCHINA COMUNALE. L’indebitamento del Comune negli ultimi anni è stato significativamente ridotto. La Cittadella dei servizi e l’ammodernamento sono però appena agli inizi nonostante per Poletto fossero una priorità».

SOCIALE. Notevole lo sforzo profuso per aiutare le famiglie più bisognose, sempre più strette dalla morsa della crisi, e tutelare la donna e le fasce deboli. Dopo la “social card”, è sorto il tavolo di coordinamento “Alleanza per la famiglia”. Passi in avanti anche sulla tutela della donna, con la “Rete anti-violenza”. Ci sono inoltre il riconoscimento pubblico delle coppie di fatto e l’accoglienza dei profughi, quest’ultima condotta abbinata a un processo d’integrazione innovativo.

CASA. Era lungo l’elenco dei propositi: «Intendiamo recuperare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica inagibile. Un certo numero di alloggi dovrà essere messo a disposizione per casi urgenti, ad esempio agli sfrattati. Dovranno poi essere rivisti i contratti di affitto agevolato e avviata la possibilità di ristrutturare abitazioni comunali da parte degli affittuari». In questo settore,parte dei complessi Ater presenti a Bassano sta subendo degli interventi di ammodernamento. Poco però è stato fatto per recuperare gli stabili inagibili.

ECONOMIA. Sportello ricerca fondi pubblici: chi l’ha visto? Quello che ormai è l’unico canale per ottenere le risorse e necessarie per le opere pubbliche e un miglioramento dei servizi non è stato sfruttato appieno, ovvero non sono arrivati finanziamenti davvero capaci di incidere, con particolare riferimento ai fondi europei.

Il tentativo di rilancio del centro storico, ravvivando le zone abbandonate e incentivando la riapertura delle serrande abbassate, per ora non ha dato risultati. La recente nomina del manager Aldo Pellegrino e l’ambizioso progetto di riqualificazione “Piazza di Brenta” indicano però che qualcosa si sta muovendo. Il tavolo di concertazione sul lavoro tra Consiglio comunale, sindacati, attività produttive e commerciali per il sostegno all’ agricoltura, in particolare quella biologica e a km 0, non ha giovato di politiche davvero efficaci.

SPORT. La volontà di costituire una banca dati sulle strutture sportive che aiuti ad ottimizzarne l’uso e la manutenzione è rimasta sulla carta.

CULTURA E TURISMO. Manca la tabellazione a servizio dei turisti per guidarli in un circuito museale e culturale. La nomina di Chiara Casarin alla direzione dei Musei civici sta però dando grande impulso alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della città. Si sono dunque gettate le basi per una programmazione utile anche ai flussi turistici, i cui numeri ormai da anni non sono certo strabilianti.

Davide Moro

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