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Tragedia nel cantiere della Pedemontana Operaio muore folgorato

Il cantiere della Sis tra Mason e Marostica, teatro della tragediaGianfranco Caracciolo in un’immagine felice con la famigliaLa scena dell’infortunio mortale con l’escavatore  sul quale stava laorando l’operaio FOTOSERVIZIO  CECCON
Il cantiere della Sis tra Mason e Marostica, teatro della tragediaGianfranco Caracciolo in un’immagine felice con la famigliaLa scena dell’infortunio mortale con l’escavatore sul quale stava laorando l’operaio FOTOSERVIZIO CECCON
Il cantiere della Sis tra Mason e Marostica, teatro della tragediaGianfranco Caracciolo in un’immagine felice con la famigliaLa scena dell’infortunio mortale con l’escavatore  sul quale stava laorando l’operaio FOTOSERVIZIO  CECCON
Il cantiere della Sis tra Mason e Marostica, teatro della tragediaGianfranco Caracciolo in un’immagine felice con la famigliaLa scena dell’infortunio mortale con l’escavatore sul quale stava laorando l’operaio FOTOSERVIZIO CECCON

Muore a 38 anni, folgorato, mentre lavora a Mason, quasi ai confini di Marostica, in un punto logistico allestito per i cantieri della Superstrada Pedemontana Veneta. Della tragedia è rimasto vittima ieri mattina poco dopo le sette un operaio calabrese, Gianfranco Caracciolo, residente a Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza. L'uomo, spostato e padre di due bambine, era dipendente di una ditta campana alla quale la Sis ha subappaltato alcuni lavori per la costruzione della grande strada di comunicazione. Si tratta dell'impresa Adinolfi Giovanni srl con sede a Montesano sulla Marcellana, in provincia di Salerno. Secondo i primi accertamenti sembra che l'operaio fosse in piedi sulla benna di un escavatore e stesse utilizzando un martello pneumatico, a ridosso di un nastro trasportatore, quando è stato colpito da una scarica elettrica che gli è stata fatale. E’ poi caduto sull'asfalto sottostante. Ai comandi dell'escavatore c'era un collega della vittima e vicino alcuni altro operai che hanno prestato i primi soccorsi in attesa dell'arrivo dei sanitari del Suem, subito avvertiti. Il personale del San Bassiano ha cercato di rianimare lo sventurato, ma purtroppo le lesioni erano troppo gravi e l'operaio è deceduto sul posto. Sul luogo della tragedia sono arrivati anche i carabinieri e i tecnici dello Spisal che hanno avviato le indagini per appurare le cause. Sconvolti i colleghi dell'operaio. La salma della vittima trasportata all'obitorio del San Bassiano sarà sottoposta all'autopsia che darà il riscontro definitivo sui motivi del decesso. I responsabili dello Spisal, intervenuti subito dopo l'incidente, non hanno fornito indicazioni sulle cause che hanno innescato la tragedia: rimangono in attesa dell'esame autoptico che la Procura disporrà dopo aver ricevuto il primo rapporto. . E' stato ascoltato anche il manovratore dell’escavatore. Il tratto di cantiere è stato posto sotto sequestro. Era corsa voce che l'operaio fosse rimasto incastrato tra la benna e il nastro trasportatore in movimento. Lo Spisal non esclude alcuna ipotesi. Caracciolo è il secondo lavoratore morto nei cantieri della Pedemontana. La precedente tragedia era accaduta a Malo nell'aprile del 2016 quando per il crollo in una galleria, a Malo aveva perso la vita Sebastiano La Ganga, 54 anni, messinese. •

Lucio Zonta

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