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Tommaso si è risvegliato
dal coma: c’è ottimismo
Indagato il camionista

Il camion coinvolto nell’incidenteFilippo Miotti assieme all’amico Tommaso ChiuratoLa Renault Twingo su cui viaggiavano i tre amici distrutta dopo il frontale con il camion FOTO VVFF
Il camion coinvolto nell’incidenteFilippo Miotti assieme all’amico Tommaso ChiuratoLa Renault Twingo su cui viaggiavano i tre amici distrutta dopo il frontale con il camion FOTO VVFF
Il camion coinvolto nell’incidenteFilippo Miotti assieme all’amico Tommaso ChiuratoLa Renault Twingo su cui viaggiavano i tre amici distrutta dopo il frontale con il camion FOTO VVFF
Il camion coinvolto nell’incidenteFilippo Miotti assieme all’amico Tommaso ChiuratoLa Renault Twingo su cui viaggiavano i tre amici distrutta dopo il frontale con il camion FOTO VVFF

Tommaso Chiurato ha aperto gli occhi e ha sussurrato poche parole. Il 24enne di Marostica rimasto coinvolto nella tragedia di martedì notte a San Giorgio in Bosco sembra riprendersi, anche se la prognosi resta riservata.

Frattanto, il camionista Mauro Stocco, 42 anni, di San Martino di Lupari, al volante del Daf che trasportava pollame, è indagato per omicidio stradale. Si tratta però di un atto dovuto: avrà così la possibilità di nominare dei consulenti e potersi difendere nell’inchiesta penale della Procura che dovrà fare luce sull’incidente accaduto verso le 2 di notte lungo la statale, nella quale hanno perso la vita Chiara Maschio, studentessa di 20 anni, residente a Bassano, e l’amico Filippo Miotti, 23 anni, di Marostica. La Renault Twingo su cui viaggiavano, condotta dalla ragazza, per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri di Cittadella e della polizia locale del Distretto PD1A, che ieri ha compiuto un nuovo sopralluogo, ha invaso la corsia di marcia opposta e si è schiantata frontalmente con il camion, disintegrandosi. Chiara e Filippo, seduti davanti, sono deceduti subito. Tommaso, invece, si è salvato.

La prognosi per il marosticense, nipote del fondatore della nota pasticceria nel centro storico di Marostica, è ancora riservata ma le sue condizioni sono in miglioramento. Ricoverato all’ospedale di Padova e sottoposto a un complicato intervento chirurgico, la sua forte tempra sta avendo la meglio. «Mercoledí sera i medici l’hanno svegliato dal coma farmacologico – racconta il nonno materno Sergio Ranzi –: quando ha aperto gli occhi i dottori gli hanno fatto alcune domande e lui ha risposto. È un segnale positivo ma devono passare tre giorni prima che venga sciolta la prognosi».

Tommaso era seduto sul sedile posteriore quando l’utilitaria, che procedeva in direzione Cittadella-Padova, si è schiantata. L’impatto è stato in qualche modo attutito. All’arrivo dell’ambulanza, i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di Chiara e Filippo, mentre Tommaso è stato trasportato d’urgenza in ospedale. Tommaso è stato operato d’urgenza. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime. «L’impatto gli ha provocato gravi ferite su tutto il corpo - spiega il nonno -. Dopo l’operazione, Tommaso è stato ricoverato nel reparto di rianimazione. Mercoledì sera ci sono stati i primi segnali confortanti: dopo essersi risvegliato, il ragazzo ha parlato coi medici. Il suo fisico sportivo ed energico sta combattendo».

Il giovane era in attesa di fare l’esame per diventare istruttore di nuoto, ora lo attende una sfida ben più grande per affrontare le conseguenze dell’incidente e il straziante dolore per la morte dei suoi due amici. Al suo fianco mamma Silvia, papà Luca, il fratello minore Alberto e i nonni stanno lottando con lui.

Floriana Pigato

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