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Tezze, nell’auto sospetta fermati quattro albanesi

I gioielli recuperati
I gioielli recuperati
I gioielli recuperati
I gioielli recuperati

Quattro persone sospettate di formare una banda di predatori della notte sono state fermate dai carabinieri a Tezze. Sono di origine albanese, con precedenti per reati contro il patrimonio. Una di loro, Erjon Kuqi, utilizzava una falsa identità ed era ricercata dal tribunale di Macerata: per questo è stata arresta. Le altre tre sono state denunciate a piede libero. Proprio a Tezze e nelle sue frazioni, nelle ultime due settimane, c’è stata una recrudescenza dei furti in abitazione. E mercoledì sera è stata intercettata un’automobile sospetta da parte dei militari della compagnia bassanese che hanno intensificato i controlli, comprendenti posti di blocco e frequenti passaggi nelle aree residenziali. Ad attirare l’attenzione dei carabinieri del radiomobile è stata una manovra del guidatore che voleva cambiare direzione quando s’è reso conto della loro presenza. La pattuglia ha intimato l’alt per gli accertamenti del caso. Gli occupanti, visti i loro precedenti, sono stati accompagnati in caserma, dove sono stati sottoposti a verifiche più approfondite. Si trattava di quattro uomini di nazionalità albanese, senza una dimora nota. Tra loro anche Erjon Kuqi, 35 anni, che però ha fornito un’identità fasulla, dicendo ai militari di chiamarsi Geri Kuci. Ulteriori indagini hanno fatto emergere la vera identità dell’uomo, che è risultato ricercato dall’autorità giudiziaria di Macerata fin dal 2013 per una condanna passata in giudicato per reati di ricettazione commessi a Civitanova Marche nel 2012. All’albanese è stato quindi notificato l’ordine di carcerazione ed è stato trasferito alla casa circondariale di Vicenza per scontare la pena residua di un anno, un mese e 5 giorni. Anche gli altri tre albanesi, H.E, di 36 anni, L.I di 33 e K.M di 30, avrebbero precedenti per reati contro il patrimonio. Durante la successiva perquisizione personale e nell’automobile sono stati trovati un paio di orecchini e una medaglietta di cui non è stata giustificata la provenienza: per tutti i quattro uomini è scattata così una denuncia a piede libero. Nell’auto, inoltre, sono stati trovati anche un paio di guanti, cappellini da baseball e torce, oggetti che farebbero pensare che il quartetto fosse in zona non certo per divertirsi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Cavedagna

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