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Tensioni all’evento-choc
sulla strage dei migranti
I carabinieri in piazza

Il presidio dei carabinieri per riportare la situazione alla normalitàL’installazione-choc  in piazza degli Scacchi ieri a Marostica in ricordo della strage di LampedusaUn’altra immagine dei finti corpi con cartelli con frasi provocatorie
Il presidio dei carabinieri per riportare la situazione alla normalitàL’installazione-choc in piazza degli Scacchi ieri a Marostica in ricordo della strage di LampedusaUn’altra immagine dei finti corpi con cartelli con frasi provocatorie
Il presidio dei carabinieri per riportare la situazione alla normalitàL’installazione-choc  in piazza degli Scacchi ieri a Marostica in ricordo della strage di LampedusaUn’altra immagine dei finti corpi con cartelli con frasi provocatorie
Il presidio dei carabinieri per riportare la situazione alla normalitàL’installazione-choc in piazza degli Scacchi ieri a Marostica in ricordo della strage di LampedusaUn’altra immagine dei finti corpi con cartelli con frasi provocatorie

Tensione all’evento-choc, ieri a Marostica, durante la manifestazione organizzata in piazza dal locale gruppo scout e dalle associazioni cattoliche per sensibilizzare sul tema dell’immigrazione. Un’installazione di arte contemporanea, che raffigurava le vittime senza nome del mare, allestita sulla scacchiera con lo scopo di far riflettere sul peso delle parole utilizzate quando si tratta la questione migranti, ha turbato un uomo che si è avventato sull’opera per interrompere la performance tra grida ed epiteti poco generosi diretti agli organizzatori. Per riportare la situazione alla calma sono dovuti intervenire addirittura i carabinieri.

I visitatori alle prese con la consueta passeggiata della domenica si sono trovati davanti un’immagine tanto forte quanto provocatoria: dodici manichini stesi a terra e ricoperti da un lenzuolo bianco, a simboleggiare l’ecatombe di migranti nel Mediterraneo, con ai piedi una targa che riportava frasi altrettanto forti («Per me possono annegare tutti», «Sanno il rischio che corrono quando si imbarcano, quindi, a loro rischio e pericolo» e «Gli Africani sono pigri») raccolte dall’autore dell’installazione, l’artista Andrea Dodicianni, che fingendosi giornalista aveva posto alla popolazione locale la domanda: «Che cosa ne pensate dei rifugiati?». Un’immagine ritenuta troppo cruenta da un uomo sulla sessantina, che intorno alle 9.30 ha iniziato a inveire contro gli scout Agesci di Marostica e gli organizzatori. L’uomo avrebbe prima espresso la sua contrarietà con frasi del tipo «la piazza non è il luogo adatto per queste cose», per poi scagliarsi sull’installazione. Il responsabile degli scout marosticensi Davide Passuello ha richiesto l’intervento dei carabinieri per riportare la calma. In piazza sono arrivati i militari del luogotenente Bortolon che hanno tranquillizzato l’uomo. La performance, autorizzata dal Comune, si è conclusa all’ora di pranzo.

L’installazione, realizzata per la prima volta a Rovigo, è stata riproposta a Marostica in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, celebrata il 3 ottobre, su invito del gruppo Agesci di Marostica, con gli scout di Bassano e Nove, e dell’associazione Via Scalabrini 3 insieme alle parrocchie di San’Antonio e Santa Maria e altre realtà.

Floriana Pigato

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