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Bassano

Suicida per amore
Parlano i genitori:
«Mai ostacolato»

L'ospedale San Bassiano
L'ospedale San Bassiano
L'ospedale San Bassiano
L'ospedale San Bassiano

BASSANO. Sulla tragedia del giovane cingalese morto dopo aver ingerito dell'acido la Procura della Repubblica di Vicenza ha aperto un fascicolo contro ignoti con l’ipotesi di istigazione al suicidio. In questo momento, essenzialmente un atto dovuto per poter effettuare l’autopsia, che sarà eseguita nella giornata di oggi dall’anatomopatologo padovano Giovanni Cecchetto. L’inchiesta è affidata al sostituto procuratore Hans Roderich Blattner. Ora le indagini valutano un'ampia rosa di ipotesi. I genitori, infatti, smentiscono di aver contrastato per motivi etnici o religiosi l'amore del figlio per una coetanea italiana. «Volevamo solo che studiasse, che si creasse le migliori possibilità per costruirsi un futuro - hanno dichiarato al Giornale di Vicenza - Crediamo di essere stati dei buoni genitori, abbiamo fatto di tutto per favorire la sua integrazione». «Aveva buoni voti, ma i suoi genitori volevano che studiasse di più - spiega una zia -  almeno per compensare le difficoltà della lingua. Gli hanno solo detto di concentrarsi sullo studio, e di pensare alle faccende di cuore dopo. Come fa qualsiasi genitore. La religione non c’entra nulla: la madre è cattolica, il padre buddista».

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