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Bassano

Sos per il faggio
secolare ferito
dal maltempo

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La parte del “Fagaròn” caduta sulla strada l’altro ieri. VIGILI DEL FUOCO
La parte del “Fagaròn” caduta sulla strada l’altro ieri. VIGILI DEL FUOCO
La parte del “Fagaròn” caduta sulla strada l’altro ieri. VIGILI DEL FUOCO
La parte del “Fagaròn” caduta sulla strada l’altro ieri. VIGILI DEL FUOCO

BASSANO. C'è attesa, a Rubbio, per l'ispezione dei tecnici regionali e dei carabinieri forestali che nei prossimi giorni dovranno valutare lo stato di salute del "Fagaron", il  faggio centenario ferito dal maltempo. Un quarto della  mole del grande albero è caduto sulla strada due giorni fa e per liberare la carreggiata  sono arrivati i vigili del fuoco. E il vecchio albero,  sopravvissuto a due conflitti mondiali, è a tutti gli effetti un monumento del Bassanese. Celebre nel passato per la mole (è alto 17 metri e il diametro alla base supera i due metri), a quanto riportano le cronache attrae visitatori da oltre un secolo perché, all’alba e al tramonto la sua corteccia subisce un processo di colorazione paragonabile all’ “enrosadira” delle Dolomiti. Non è raro, quindi, vedere gruppetti di escursionisti che salgono fino alla strada detta appunto “del Faggio” . Tra le sue particolarità c’è anche l’essere sopravvissuto alla Grande guerra: nei tre anni e mezzo di conflitto, gli alberi che non erano caduti sotto le bombe, erano stati abbattuti per costruire baracche o farne legna da ardere. In questo senso, quindi, la presenza ai giorni nostri di un “reduce” come il Fagaron, è una sorta di miracolo.  Non solo: nel 1990, il “Fagaron” era stato inserito nel primo elenco degli alberi monumentali stilato in Italia. 

LO.PA.

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