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Cassola

"Sogno di Davide"
Gli alpini donano
settemila euro

Una tenera immagine del piccolo Davide con la mamma Elisa
Una tenera immagine del piccolo Davide con la mamma Elisa
Una tenera immagine del piccolo Davide con la mamma Elisa
Una tenera immagine del piccolo Davide con la mamma Elisa

CASSOLA. Gli alpini dell’Ana Montegrappa pagheranno un intero ciclo di terapie al piccolo Davide di Cassola, il bimbo di 2 anni affetto da un rara malattia genetica, che necessita di costose cure sperimentali. Lo avevano annunciato e come sempre hanno mantenuto la promessa. Con l’approvazione all’unanimità, votata durante l’ultimo consiglio del direttivo, verranno donati 7 mila euro alla associazione “Il Sogno di Davide”, la onlus aperta dai genitori del piccolo, per raccogliere fondi da destinare alle sue cure. Il generoso sostegno delle penne nere bassanesi permetterà a mamma Elisa e papà Filippo di coprire tutte le spese per uno dei prossimi viaggi della speranza in Israele, a Tel Aviv, sede dell’unico centro al mondo dove vengono praticate speciali sedute di terapia olistica che in bimbi affetti dalla stessa malattia del piccolo Davide hanno già portato incredibili miglioramenti. «Gli alpini agiscono sempre in onore della memoria dei nostri Caduti. Sono nati dal dolore, e uno dei nostri principali obiettivi è quello di lenire quello degli altri - spiega il presidente Giuseppe Rugolo -.Quando abbiamo conosciuto la storia di Davide e capito l’estrema urgenza con la quale bisognava agire, nessuno di noi ha voluto tirarsi indietro. Abbiamo deciso di dare un segnale forte e incisivo, perché insieme abbiamo capito che dare contributi minori e sporadici alla famiglia sarebbe stato meno efficace. Poter pagare un intero ciclo di terapia per il piccolo, invece, anche se sarà un sacrificio, ci rende estremamente orgogliosi. Speriamo davvero che altre associazioni seguano il nostro esempio».

Per questioni di bilancio la somma verrà donata alla famiglia all’inizio del prossimo anno, questo permetterà di coprire il ciclo di terapie che il piccolo Davide dovrà fare a gennaio. Mamma Elisa, ha il cuore pieno di gioia. «Non sappiamo davvero come ringraziare i nostri alpini, non avremmo mai sperato in un gesto di generosità così grande - racconta -, questa notizia ci dà un sollievo e una gioia così grande, davvero difficile da spiegare a parole. Posso dire solo grazie, grazie, grazie!». Nel frattempo il piccolo continua la sua battaglia contro la malattia genetica rara, scoperta nel 2011, che nel mondo conta solo 200 casi. La sindrome dal nome quasi impronunciabile, KCNQ2, porta al malfunzionamento del canale del potassio nel cervello, questo comporta un ritardo nello sviluppo psicomotorio e crisi epilettiche praticamente continue. Attualmente non esistono cure ufficiali, l’unica speranza di miglioramento sono le terapie praticate dai fisioterapisti israeliani, ma perché abbiano effetto, Davide deve sottoporsi ai trattamenti con costanza: una settimana ogni due mesi. Il piccolo partirà per Tel Aviv a settembre. «Siamo orgogliosi di dire che per la prima volta pagheremo le cure con i soldi raccolti dalla nostra onlus - conclude Elisa -, grazie all’incredibile generosità raccolta dalle donazioni ricevute da chi ha conosciuto la nostra storia».

Francesca Cavedagna

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