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Si fingono carabinieri per truffare un’anziana e portarle via 7500 euro

Via Marinoni, in quartiere San Marco, dove vive l’anziana raggirataDIDASCALIA DIDASCALIA DIDASCALIA
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Carlo Barbieri «Buongiorno signora, siamo i carabinieri. Suo figlio è trattenuto qui perché ha fatto del male a due bambini. Se versa del denaro lo lasciamo tornare a casa. Passa da lei l’avvocato Del Piero per nostro conto a ritirare il denaro». E il raggiro è servito. A farne le spese è stata un’anziana di 78 anni residente a San Marco, in via Marinoni. Martedì scorso la donna ha ricevuto la telefonata di una persona che, riferisce la poveretta, parlava correttamente l’italiano. L’interlocutore si è qualificato come appartenente “ai carabinieri”. Lo sconosciuto ha fatto riferimento a un figlio della donna, sapeva anche il nome ma forse era riuscito a farselo dire con uno stratagemma. Stando a quanto diceva la persona al telefono, il figlio dell’anziana aveva provocato un incidente e in quei minuti era trattenuto con la moglie in caserma avendo ferito due bambini i cui genitori avevano presentato denunciato. L’anziana, a questo punto angosciata, ha fatto fatica a seguire il ragionamento dell’interlocutore ma una cosa l’ha capita bene: per rivedere il figlio a casa doveva pagare. «Mi ha detto che dovevo pagare parecchi soldi - ricorda la poveretta - Andavano bene pure dei preziosi se li avevo - Io avevo i contanti a casa perché dovevo pagare la badante, per me è come una figlia, che aveva qualche giorno di ferie e tornava a casa». «Quell’uomo - prosegue - mi ha detto che sarebbe passato di lì a poco un avvocato, l’avvocato Del Piero a ritirare la somma che avevo a disposizione. Poi con l’assicurazione si sarebbe sistemato tutto ma intanto andava anticipata la somma. E infatti, poco dopo è suonato il campanello. Alla porta c’era un signore ben vestito, molto distinto. Gli ho consegnato i soldi: settemilacinquecento euro. Tutto quello che avevo in casa. Appena se n’è andato ho chiamato mia nuora per chiedere come stava. Lei è caduta dalle nuvole, non era con mio figlio è corsa qui ma ormai era tardi. Quell’uomo era sparito». E quello che in questa storia lascia ancor di più l’amaro in bocca è che la donna vittima del raggiro, vive con il marito bloccato a letto da dieci anni a causa dell’Alzheimer. I figli di C. sono presenti, si prendono cura dei genitori ma, come accade in tutte le famiglie, non abitano a due passi dall’abitazione paterna. Il fatto è stato denunciato ai carabinieri di Bassano che ora stanno indagando per dare un volto e un nome ai malfattori che si sono presi gioco di un’anziana che vive sola con il marito disabile e che ha consegnato loro soldi preziosi per poter vivere dignitosamente. La raccomandazione, difronte a casi come questi, è sempre la stessa: fornitori di servizi e, a maggior ragione, le forze dell’ordine non chiedono mai denaro. Costi di interventi a casa vengono addebitate in bolletta e nessun appartenente alle forze dell’ordine, in divisa o meno, chiede la consegna di denaro per risolvere una qualsiasi incombenza. È bene che gli anziani chiedano il supporto di un parente o di una persona di fiducia in talune circostanze e comunque debbono sempre chiamare il 112 o il 113 qualora si verifichi una situazione sospetta. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Carlo Barbieri

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