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Sfilata contro l’omofobia Tensioni alla vigilia Imbrattato l’Ossario

Il pacifico corteo contro l’omofobia ieri in centro FOTO CECCONLe scritte vergate con lo spray sulle gigantografie del Centenario ai piedi del Tempio Ossario
Il pacifico corteo contro l’omofobia ieri in centro FOTO CECCONLe scritte vergate con lo spray sulle gigantografie del Centenario ai piedi del Tempio Ossario
Il pacifico corteo contro l’omofobia ieri in centro FOTO CECCONLe scritte vergate con lo spray sulle gigantografie del Centenario ai piedi del Tempio Ossario
Il pacifico corteo contro l’omofobia ieri in centro FOTO CECCONLe scritte vergate con lo spray sulle gigantografie del Centenario ai piedi del Tempio Ossario

Bassano si sveglia con uno dei suoi monumenti più celebri deturpati. I pannelli di legno che circondano il Tempio Ossario, corredati di foto della Grande guerra, nella notte tra venerdì e ieri sono stati imbrattati da ignoti con delle scritte blu. Sotto compariva la scritta “Bassano Antifascista”. Gli slogan erano “Potere a destra, potere a sinistra, il potere è sempre fascista” e “I compagni non si minacciano”.

Quella di ieri, peraltro, per la città è stata una giornata particolare a causa di due manifestazioni: quella del Circolo Tondelli per la giornata contro l’omofobia e un’altra, in contrapposizione, promossa da Forza Nuova a difesa della famiglia naturale, il cui presidio era proprio a ridosso del Tempio.

Nemmeno il Ponte degli Alpini è stato risparmiato dal clima rovente: durante la notte, il “Veneto Fronte Skinheads” ha esposto uno striscione in difesa della famiglia naturale, distribuendo poi dei volantini in città.

Se lo striscione, che non ha recato alcun danno al Ponte, è stato immediatamente rimosso dall’Amministrazione comunale, l’imbrattamento dei cartelli dedicati alla Grande Guerra, facciata provvisoria del Tempio, hanno suscitato profondo sdegno. Il vandalismo, vissuto come una profanazione al ricordo dei Caduti e uno schiaffo alla memoria, è stato aspramente condannato anche dal governatore Luca Zaia. «È un gesto infamante e offensivo verso un luogo sacro alla memoria, gli autori meritano una punizione esemplare - ha tuonato -. Mi auguro che siano subito individuati i responsabili di un atto così spregevole, che umilia i sentimenti di sacrale rispetto verso chi ha dato la vita per difendere la nostra terra e la libertà e avvilisce quanti continuano oggi a impegnarsi per una società più giusta». Dello stesso tenore l’assessore regionale Elena Donazzan. «Voglio nome e cognome di questi delinquenti - ha commentato -: siamo di fronte a un’iniziativa vergognosa».

L’Amministrazione comunale, in attesa della pulizia, ha girato i pannelli. La polizia, intanto, sta indagando per risalire agli autori e in queste ore visionerà le immagini della videosorveglianza.

Per quanto riguarda le manifestazioni andate in scena ieri, per alcune ore Bassano è stata una citta blindata. Lo schieramento di forze dell’ordine è stato imponente per evitare contatti tra il corteo della giornata contro l’omofobia e il sit-in per la famiglia tradizionale. Fortunatamente non ci sono stati incidenti. Gli esponenti di Forza Nuova hanno spiegato il loro punto di vista nel presidio di piazzale Cadorna, mentre il corteo del Circolo Tondelli, composto da un centinaio di persone, ha sfilato da piazzale Trento fino a piazzotto Montevecchio, attraverso le piazze.

«Ci dispiace molto per questo clima di tensione - ha spiegato il presidente del Tondelli, Giuseppe Sartori -: qualcuno di noi, per il timore di tafferugli è rimasto a casa. Noi chiediamo a Bassano di essere una città più aperta e disposta al confronto. A chi crede nella famiglia tradizionale dico che ci credo anch’io, ma questo non significa non accettare le altre».

Francesca Cavedagna

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