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Sequestri, rapine e furti In carcere banda romena terrore delle aziende

Sorin Alexandru TanaseStefan SandelI carabinieri con un   campione della refurtiva recuperata: capi d’abbigliamento di prestigiose marche
Sorin Alexandru TanaseStefan SandelI carabinieri con un campione della refurtiva recuperata: capi d’abbigliamento di prestigiose marche
Sorin Alexandru TanaseStefan SandelI carabinieri con un   campione della refurtiva recuperata: capi d’abbigliamento di prestigiose marche
Sorin Alexandru TanaseStefan SandelI carabinieri con un campione della refurtiva recuperata: capi d’abbigliamento di prestigiose marche

Pronti a tutto. Spietati, armati, senza scrupoli. Una banda di romeni, in Italia da una decina d’anni, residente nel Milanese, è stata arrestata dai carabinieri di Bassano. Viveva dei proventi ottenuti con grossi furti, rapine a mano armata, sequestri di persona. Due colpi erano stati messi a segno a Nove, nella ditta “Seven Gold”, che lavora capi di abbigliamento di alta gamma; nell’ultimo, avvenuto a dicembre dello scorso anno, i banditi si erano introdotti negli uffici a viso coperto e armati fino ai denti, avevano sequestrato due dipendenti, si erano fatti consegnare le chiavi dei cancelli automatici e degli accessi blindati. Nel giro di un’ora avevano asportato quasi 900 capi di grandi marche. Nel colpo precedente, avvenuto nella primavera del 2015, erano spariti 700 pezzi. Il valore complessivo del bottino ammonta a un milione e mezzo di euro. Tutto il materiale veniva rivenduto, soprattutto sui mercati dell’Est Europa. A fermare la carriera dei malviventi è scattata l’operazione “Seven Gold”, con la quale gli investigatori del capitano Adriano Fabio Castellari e del luogotenente Antonio Bellanova, con il supporto dei colleghi di milanesi, hanno individuato e smantellato il gruppo criminale. L’indagine, durata circa un anno, ha portato alla custodia cautelare in carcere a Milano di Stefan Sandel, 38 anni, residente a Milano, presunto boss della banda. Poi Valentini Tomoiaga, 28 anni, residente a Sorengo, in Svizzera, Cristi Adrian Cazacu, pure 28enne, Sorin Alexandru Tanase, 38 anni ed Eduard-Danut Danko, di 29, tutti residenti a Milano. Sono accusati di associazione a delinquere, rapina aggravata e furto aggravato. Altri sei romeni sono stati denunciati in stato di libertà. Le indagini sono partite proprio da Nove. Se il furto aggravato subìto dalla ditta di via Segarotta nel 2015, aveva dato pochi indizi, il plurisequestro a scopo di rapina di un anno fa ha dato ai militari elementi in più. Sono stati controllati i video di centinaia di telecamere di sorveglianza. Attraverso i filmati è stato possibile seguire il tragitto del camion rubato utilizzato per il colpo fino al luogo in cui i banditi hanno trasferito la merce su mezzi “puliti” per dirigersi verso Milano. Il capitano Castellari ha quindi disposto il trasferimento in Lombardia dei suoi uomini più preparati, che hanno lavorato incessantemente, con il supporto dei colleghi milanesi, individuando i criminali, controllando migliaia di tabulati telefonici ed effettaundo ore e ore di intercettazioni. Proprio da queste attività è arrivato il secondo colpo di scena: la banda stava progettando il sequestro a scopo di estorsione di un facoltoso imprenditore lombardo. Non si poteva più aspettare per intervenire. Tempestivo l’operato della Procura di Vicenza, e della pm Claudia Brunino: in pochi giorni sono state richieste ed emesse le ordinanze di custodia cautelare per i cinque romeni. Il blitz è scattato all’alba di giovedì scorso, quando 30 militari di cui 20 bassanesi, hanno bloccato gli albanesi tra Milano e Lecco, per condurli nelle carceri di San Vittore, Monza e Vicenza. Decine di perquisizioni hanno permesso di recuperare centinaia di capi di abbigliamento, molti dei quali rubati proprio nella ditta di Nove. C’è anche altra refurtiva che sarà oggetto di ulteriori analisi per attribuire alla gang altri crimini. •

Francesca Cavedagna

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