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Scivola sulla neve e precipita nel burrone Pensionato miracolato

Il pendio innevato nei pressi di Cima Grappa lungo il quale è caduto il trevigianoI soccorsi al pensionato piombato fra gli alberi dopo una caduta di 60 metri
Il pendio innevato nei pressi di Cima Grappa lungo il quale è caduto il trevigianoI soccorsi al pensionato piombato fra gli alberi dopo una caduta di 60 metri
Il pendio innevato nei pressi di Cima Grappa lungo il quale è caduto il trevigianoI soccorsi al pensionato piombato fra gli alberi dopo una caduta di 60 metri
Il pendio innevato nei pressi di Cima Grappa lungo il quale è caduto il trevigianoI soccorsi al pensionato piombato fra gli alberi dopo una caduta di 60 metri

Lucio Zonta Durante un'escursione in compagnia di un gruppo di appassionati, poggia male un piede e ruzzola lungo un ripido pendio innevato e ghiacciato che fiancheggia il parcheggio del rifugio Bassano a Cima Grappa fino a sbattere, sessanta metri più sotto, contro alcuni alberi, e si salva pur riportando diverse ferite e traumi. Lo sfortunato protagonista dell’incidente in montagna è un settantenne di Altivole, M. G., soccorso dapprima dagli stessi compagni che scendono per il pendio e gli prestano i primi soccorsi proteggendolo dal freddo con i giacconi e che allertano i soccorsi. È accaduto intorno alle 9,30 di ieri. Il personale sanitario del 118 di Crespano e del soccorso alpino della stessa base, una decina di uomini complessivamente, guidato dal dott. Matteo Tommasi, s'è diretto a Cima Grappa, ha raggiunto il ferito, che appariva non in pericolo di vita ma in condizioni piuttosto serie, in considerazione dell’età, delle ferite riportate e delle condizioni climatiche del luogo, abbastanza serie. I sanitari lo hanno stabilizzato, applicandogli una flebo, somministrandogli degli antidolorifici e immobilizzandolo poi su una barella per trainarlo a mano con le corde fino al parcheggio del Rifugio Bassano. Il paziente è stato trasportato quindi con l'ambulanza fino alla zona della località Forcelletto, dov'era atterrato un velivolo dell'elisoccorso di Treviso e trasportato all'ospedale del capoluogo della Marca. Erano trascorse in quel momento circa tre ore e mezza dall'attivazione dei soccorsi. L'intervento si è prolungato molto più del previsto perché a Cima Grappa c'era la nebbia e il pilota dell'elicottero al quale la barella doveva essere agganciata, non è ha potuto volteggiare sopra la zona dell'incidente. Il velivolo è atterrato qualche chilometro più in basso dove non c'era nebbia, sopraggiunta verso le 13. Il pilota è riuscito comunque a partire. L'anziano, che nell’incidente ha riportato un trauma cranico commotivo, traumi facciali e contusioni alla schiena, s'era incamminato con gli amici lungo un percorso contrassegnato da un sentiero, ricoperto da neve e ghiaccio, che dà sulla Val Vecchia. Dopo pochi metri ha perso l'equilibrio scivolando a valle. È solo dell’altro giorno la notizia della morte di un escursionista, u 47enne di Fara Vicentino, deceduto sul Pasubio, lungo la strada delle 52 Gallerie. Luca Mottin ha perso la vita dopo un volo di 300 metri mentre, a 1.800 metri di quota quando si si trovava nella parte finale della strada che conduce al rifugio Papa. Anche il quel caso si è parlato di un passo falso sulla neve ghiacciata. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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