<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«Sarà il prossimo sindaco a risolvere i tanti problemi Governare oggi è difficile»

Ricardo Poletto. Il sindaco di Bassano ha annunciato che non si ricandiderà. CECCONGianni TascaGianpaolo BizzottoStefano Cimatti
Ricardo Poletto. Il sindaco di Bassano ha annunciato che non si ricandiderà. CECCONGianni TascaGianpaolo BizzottoStefano Cimatti
Ricardo Poletto. Il sindaco di Bassano ha annunciato che non si ricandiderà. CECCONGianni TascaGianpaolo BizzottoStefano Cimatti
Ricardo Poletto. Il sindaco di Bassano ha annunciato che non si ricandiderà. CECCONGianni TascaGianpaolo BizzottoStefano Cimatti

I problemi da risolvere, i media pronti a registrare anche i sospiri e l’opinione pubblica col suo carico di critiche: altro che “il potere logora chi non ce l’ha”, la vita da sindaco è uno stress continuo. E per resistere bisogna saper sognare, essere incisivi e procedere senza tentennamenti. Lo dicono tre primi cittadini emeriti come Stefano Cimatti, Gianpaolo Bizzotto e Gianni Tasca a stretto giro della rinuncia del sindaco Poletto alla candidatura nel 2019. «Poletto ha motivato la sua decisione con ragioni personali – commenta Cimatti – e questa decisione va rispettata. Per quanto riguarda la mia esperienza, sono sempre partito dalla considerazione che, qualunque cosa faccia un sindaco, scontenterà sempre qualcuno. Per cui è bene essere convinti delle proprie scelte e, dopo aver ascoltato tutti, non ci si deve lasciar condizionare». Quanto allo stress che avrebbe influito sulla decisione di Poletto, Cimatti invita maggioranza e Giunta a non lasciare soli i propri sindaci: «In passato i partiti funzionavano da tramite con i livelli più alti della pubblica amministrazione e da filtro nella selezione della classe politica – aggiunge -. Oggi non è così e lo si sente. Bisogna tenerne conto, anche se una maggioranza è coesa come nel caso di Poletto. Il sindaco si è molto probabilmente liberato di un peso e per questo lo invito a prendere in mano almeno un tema importante e a lasciare un segno». Più pessimista Gianpaolo Bizzotto, per dieci anni alla guida della città col centrodestra e ancora molto amato dai bassanesi. «Ormai i giochi sono fatti – rileva – e temo che i nodi ancora sul piatto non saranno sciolti. Dal Ponte al Polo S. Chiara e alla viabilità, non vedo molti margini di manovra. Toccherà alla prossima Amministrazione occuparsi delle questioni che l’attuale lascia irrisolte. Per quanto riguarda la decisione di Poletto di rinunciare alla corsa elettorale, si tratta di vicende personali che esulano dalla politica. Certo che, anche quando si vincono le elezioni con margine importante, bisogna prepararsi a cinque anni impegnativi». Questo perché, secondo Bizzotto, l’elezione diretta espone i sindaci molto più che in passato. «I cittadini ti sentono quasi come un loro vicino – evidenzia – e tu devi dialogare con tutti, sapendo che prestare attenzione è di per sé un lavoro». Rispetto per le ragioni personali, infine, ma anche una bacchettata relativa alle difficoltà a pensare in grande di questa Amministrazione da Gianni Tasca, ultimo sindaco eletto dal Consiglio comunale prima della riforma degli anni ’90. «Col sistema attuale spesso pesa più il marketing elettorale della buona politica – commenta – e il risultato è che sindaco e Giunta devono farsi le ossa sul campo. Per quanto riguarda Poletto, esprimo tutta la mia vicinanza, ma rilevo che la città ha bisogno di leader e progetti a lungo termine. Un sindaco non può limitarsi a curare il bilancio, ma deve anche sognare e far sognare». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lorenzo Parolin

Suggerimenti