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Bassano

Salva la vita
a due donne
in mezzo al mare

L’elicottero durante l’intervento di salvataggio Alessandro Noaro
L’elicottero durante l’intervento di salvataggio Alessandro Noaro
Il salvataggio delle due turiste

BASSANO. In tempi in cui anche chi fa soltanto il proprio dovere conquista facilmente la patente di eroe, il gesto di Alessandro Noaro, 47 anni, caporeparto al piano gastronomia del supermercato Aliper di San Vito in città, è impresa quantomeno da supereroe, come quelli con mantello e stivali dei fumetti. Il bassanese, originario di Sandrigo, nei giorni scorsi ha salvato da sicuro annegamento nei mari della Sardegna due giovani turiste milanesi di trent'anni, ormai allo stremo. Noaro, in ferie nella zona di Arbus, a nord di Cagliari, un pomeriggio della scorsa settimana stava passeggiando lungo un tratto di spiaggia della zona quando è stato avvicinato da una giovane donna che agitatissima l'ha avvertito che due sue amiche erano in seria difficoltà al largo, in un'insenatura vicina a una scogliera. Il resto lo racconta Alessandro stesso, camperista in vacanza sull'isola assieme alla moglie Martina Zen, al figlioletto Filippo di 10 anni e a un'altra coppia di amici bassanesi, gli insegnanti Roberto Faccio e la consorte Francesca Maccagnino.

«Mi sono tuffato in acqua per rendermi conto della situazione – ricorda – Il mare era molto mosso, non vedevo le due donne, che erano scese in acqua in un angolo di litorale frequentato prevalentemente da nudisti. Un’onda improvvisa mi ha catapultato in alto abbastanza per scorgere le due ragazze annaspare più distante. Raggiungerle a nuoto sarebbe stato impossibile perché la corrente spingeva troppo forte e in senso contrario. Così ho scelto di percorrere via terra una parete di roccia e scogli di oltre 200 metri, con l'ausilio di scarpini da scogliera che al mare calzo sempre. È stato un tragitto tortuoso. A metà strada ho dovuto superare un anfratto pericoloso, una gola con effetto risacca molto rischiosa, ma non c'era tempo per mettersi a fare troppi calcoli, era un'emergenza assoluta».

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Vincenzo Pittureri

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