<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Saldi, avvio incoraggiante «Ma meteo e nuove offerte hanno cambiato i clienti»

«Una boccata d’ossigeno per l’economia del centro storico dopo un avvio di stagione non proprio da incorniciare». È positivo il commento del referente cittadino dei commercianti, Alberto Borriero, dopo due giorni di saldi. «Anche se la corsa del passato ad accaparrarsi le occasioni è un ricordo – aggiunge – ci attendono due mesi che ci auguriamo positivi». Quanto al recente passato, Borriero chiama in causa il cambiamento climatico e l’introduzione del “Black Friday”, due variabili che, dice, «proprio non ci volevano». «Quest’anno il freddo è arrivato tardi – evidenzia -, e senza qualche giornata frizzante non si è invogliati a cambiare il guardaroba. Ne ha fatto le spese il mercato degli abiti di mezza stagione, fermo al palo». In aggiunta, il “venerdì nero” di fine novembre legato negli Stati Uniti al giorno del Ringraziamento e da alcuni anni importato in Italia ha sparigliato le carte del commercio al minuto. «Una giornata di saldi – riprende Borriero – poi i prodotti esposti a prezzo pieno, poi di nuovo i saldi a conclusione delle festività: è una sequenza che penalizza gli operatori e che nei prossimi anni andrà cambiata». Resta però la moderata soddisfazione per un inizio d’anno positivo. Condivisa dai commercianti del centro. «Puntiamo sulla qualità dei prodotti più che su saldi dalle percentuali impossibili - spiega Stefania Cadore - e i nostri sono clienti affezionati. Per cui conoscono i nostri negozi e sanno che uno sconto ragionevole dice molto sul prodotto, a partire dal suo valore. Siamo soddisfatti: la sensazione è che questa tornata di saldi sia partita con il piede giusto». È un bilancio di segno positivo anche quello di Vannuska Campagnolo, altra titolare di un negozio di abbigliamento. «Partenza buona, in linea con lo scorso anno – evidenzia -. E già il fatto che non ci siano stati cali rispetto al recente passato è positivo. Speriamo di continuare così». Si augurano di proseguire con l’afflusso del fine settimana anche gli addetti di un negozio di abbigliamento a basso costo come “Terranova” di via Jacopo Da Ponte. Nonostante i prezzi dei prodotti siano già popolari, l’effetto-saldi ha richiamato, in particolare sabato, una quantità notevole di clienti. «Negli ultimi anni anche in centro storico la clientela è cambiata – riprende Borriero – e l’ingresso di catene di merce a buon mercato ha modificato le abitudini». Così il sabato mattina, in concomitanza con il mercato, domina il cliente “low cost”, sabato pomeriggio e domenica mattina, invece, chi si presenta in centro è disposto a spendere di più. A preoccupare gli operatori, come spiega un gruppetto di commercianti attivi attorno a piazza Garibaldi, semmai è la durata della stagione dei saldi. Il suo avvio, infatti, è stato anticipato sempre di più e oggi incrocia le festività natalizie. In questo modo, se in passato le offerte iniziavano a febbraio e servivano a chiudere la stagione, oggi si rischia di vedere gli scaffali vuoti già alla fine di gennaio. Trovandosi, di conseguenza, con un vuoto commerciale di un mese abbondante, fino a Pasqua. «Alcune cose nei calendari vanno sistemate – chiude Borriero – in modo da evitare il più possibile periodi di sovraccarico e, all'opposto, momenti morti. Lavorare all’equilibrio dei flussi commerciali sarà un tema cruciale per il 2019». •

Lorenzo Parolin

Suggerimenti