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Bassano

Rubata la bici
al commesso malato:
l'appello

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Matteo Nicolini tra gli agenti del commissariato
Matteo Nicolini tra gli agenti del commissariato
Matteo Nicolini tra gli agenti del commissariato
Matteo Nicolini tra gli agenti del commissariato

BASSANO. «Aiutatemi a ritrovare la mia bici: è l'unico modo che ho per muovermi, essere indipendente, andare al lavoro. È la terza volta che me la rubano, farla rifare costa tantissimo». È l'appello di Matteo Nicolini, bassanese, 27 anni tra pochi giorni, affetto dalla sindrome di Apert, rara patologia genetica che causa deficit nella crescita. Per riuscire a spostarsi utilizza una bicicletta fatta su misura: un modello da donna color grigio antracite, con freno ai pedali e manubrio più alto, del valore di oltre 400 euro.

 

Il furto è avvenuto ieri mattina: il mezzo è sparito dal giardino della sua abitazione al civico 112 di via Travettore.«Eravamo già usciti, in casa c'era solo Matteo - spiega mamma Barbara -. I ladri sono entrati nonostante il cancello automatico chiuso, hanno raggiunto il pergolato dove generalmente la parcheggia e se la sono filata. Nessuno ha visto nulla. È la terza volta in poco più di un anno che rubano la bici a mio figlio, adesso siamo stanchi. Anche perché lui ci rimane davvero malissimo quando succede».

 

Se ogni furto merita di essere bollato come un gesto ignobile, questo certamente ha l'aggravante di mettere in difficoltà un giovane speciale e volonteroso. Matteo è la mascotte del quartiere Santa Croce, dove fa l'aiuto allenatore per la squadra di calcio e partecipa a tantissime attività sociali, feste e gite. Anche grazie al grande supporto della famiglia, è riuscito a fare del suo handicap un punto di forza, senza abbattersi mai. Lavora come commesso all'Interspar del centro commerciale "Il Grifone", mestiere che gli piace tanto, che gli permette di essere indipendente. Senza bici però sarà un problema per lui timbrare il cartellino. Matteo è anche un grande amico degli agenti del Commissariato, ai quali ha subito sporto denuncia. Le indagini sono scattate, l'aiuto dei bassanesi, però, potrebbe davvero fare la differenza. Per qualsiasi segnalazione basta contattare la polizia.

F.C.

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