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Ricatto a un ragazzino Diciassettenne violento agli arresti in comunità

Le indagini sono state effettuate dai carabinieri della Stazione della Compagnia di BassanoGrave episodio di violenze e intimidazioni a un quattordicenne
Le indagini sono state effettuate dai carabinieri della Stazione della Compagnia di BassanoGrave episodio di violenze e intimidazioni a un quattordicenne
Le indagini sono state effettuate dai carabinieri della Stazione della Compagnia di BassanoGrave episodio di violenze e intimidazioni a un quattordicenne
Le indagini sono state effettuate dai carabinieri della Stazione della Compagnia di BassanoGrave episodio di violenze e intimidazioni a un quattordicenne

«Dammi la tua felpa e i tuoi soldi». E poi botte. È partito così l’episodio di violenza ai danni di uno studente di 14 anni, che ha portato all’arresto di un 17enne, finito in una comunità con l’accusa di tentata estorsione su ordine del gip del tribunale dei minori di Venezia. La vicenda è iniziata lo scorso 20 gennaio quando la vittima, residente a Nove, era stata avvicinata da due minorenni che le avrebbero intimato di seguirli fino sotto il Ponte Nuovo. Lì il ragazzo sarebbe stato colpito ripetutamente allo stomaco e al volto dal 17enne, che gli avrebbe intimato di consegnargli nei giorni successivi la felpa di marca che indossava e del denaro. La vittima all’inizio non ha parlato del fatto con nessuno. Nei giorni successivi ha fatto di tutto per evitare di incontrare il suo aguzzino e c’è riuscito fino al 24 gennaio, quando, individuato e inseguito dentro i corridoi di un istituto scolastico superiore, il giovane è stato raggiunto dal bullo, che davanti a diversi testimoni, lo avrebbe preso a calci e pugni fino a sbattergli la testa contro una porta. Il personale scolastico è riuscito a mettere in fuga l’aggressore e ha prestato immediato soccorso allo studente ferito. La dirigenza ha allertato i familiari della vittima e lo stesso giorno il padre lo ha accompagnato alla stazione dei carabinieri di Bassano, dove è stata presentata la denuncia. I militari, guidati dal luogotenente Vito Sitran, hanno raccolto testimonianze anche nell’istituto scolastico. Il giovane, di nazionalità marocchina, è stato identificato ed è emerso che appartiene a una famiglia nota alle forze dell’ordine. Già l’anno scorso sarebbe stato denunciato per altri reati. Il pm dei minori ha chiesto un’ordinanza di custodia cautelare in comunità, eseguita sabato mattina. L’indagato è stato rintracciato nei dintorni del centro studi e arrestato con l’accusa di tentata estorsione e lesioni personali. «La risposta dell’Arma alla richiesta di aiuto di un minore è stata immediata - afferma il capitano di Compagnia, Adriano Fabio Castellari - Un risultato che ribadisce la necessità di denunciare qualunque episodio di violenza». •

Francesca Cavedagna

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